tag:blogger.com,1999:blog-35806386.post1988806994317465465..comments2024-02-12T03:01:30.270+01:00Comments on clandestino in galleria: A DOMANDA RISPONDEClaudio G. Favahttp://www.blogger.com/profile/09033380737859773130noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-35806386.post-16318083695424009122011-05-31T18:51:32.032+02:002011-05-31T18:51:32.032+02:00Gentile G. Fava,
seguo il suo blog con vivo intere...Gentile G. Fava,<br />seguo il suo blog con vivo interesse. Secondo me per divulgare i suoi video in maniera più capillare bisognerebbe utilizzare youtube.<br />Se me lo consente potrei inserirli nel mio canale www.youtube.com/damianodebiasi<br />dove ho caricato video sul cinema che ho fatto io e altri che ho trovato in giro per internet.<br />Mi faccia sapere. DamianoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-35806386.post-87614674749457043702011-05-19T14:31:56.223+02:002011-05-19T14:31:56.223+02:00Bisognerebbe sentire Sanguineti, che con loro ha c...Bisognerebbe sentire Sanguineti, che con loro ha collaborato spesso. Anche nella loro ultima trasmissione televisiva andata in onda su La7, "I migliori nani della nostra vita".<br />MATTEOAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-35806386.post-17645240326549977582011-05-18T16:43:42.370+02:002011-05-18T16:43:42.370+02:00Ho seguito molto gli short-film di Ciprì e Maresco...Ho seguito molto gli short-film di Ciprì e Maresco, in particolare per essere stato tempo fa un assiduo spettatore di "Blog" di Ghezzi, nell'ambito del quale venivano mandati in onda. A mio avviso, trovo che parte della critica italiana abbia ecceduto nel lodare la loro "arte". Innanzitutto, non sono, come detto da alcuni, i primi ad essere dei film-maker totali. A parte che fiumi di inchiostro si sino sprecati per una simile definizione, ma basta fare un salto in U.S.A. per trovare un John Carpenter che non solo, come il duo siciliano, "firma" la regia, la fotografia, il soggetto e la sceneggiatura dei suoi film, ma pure li musica. Non solo. Il taglio documentaristico dei film di Ciprì e Maresco è stato molte volte paragonato a quello pasoliniano. Trovo questo non solo una "bestemmia" verso un grande del cinema e della cultura italiana, ma faccio notare come il realismo di Ciprì e Maresco sia popolato da veri e propri "freaks" che, sebbene in effetti presenti nella società, rappresentato un caso limite delle umane bassezze che il buon gusto vorrebbe non si mostrassero. E non solo, anche in questo caso basterebbe ricordarsi il film di Browning "Freaks", anni Trenta americani, per trovare una chiave di lettura di quell'universo certamente più particolare e artistica, scoprendo anche in questo caso che i nostri nulla hanno inventato di nuovo. E chi trova che "Totò che visse due volte" sia un capolavoro di Ciprì e Maresco, ricordo solo la scena in cui un uomo sodomizza un mulo tenuto fermo da un contadino. Insomma, quadri realistici i film di Ciprì e Maresco lo sono, ma talmente alle soglie del "caso limite" da essere a tratti disgustosi, impietosi e fini a se stessi. E se a tratti si può anche ridere, memori del dantesco "e del cul fece trombetta", dei rumori intestinali di Pino Paviglianiti, attore-emblema del cinema di Ciprì e Maresco, per il resto, a mio modesto parere, si tratta solo di una maniera furba di fare cinema puntando sulla volgare provocazione, a tratti, come in "Totò che visse due volte", anche blasfema.<br />GIUSEPPE D'AMICOGiuseppe D'Amiconoreply@blogger.com