Gentile G. Fava, il piacere di sentirla parlare del cinema che ama è immenso. Vi è però un'ipotesi, per chi conosce e apprezza il suo humor, ancora più stuzzicante: sentirla ragionare attorno ad un cinema che le è, diciamo così, in qualche modo "lontano" quando non apertamente avverso. Mi piacerebbe pertanto ascoltarla sbizzarrirsi ad esempio, su qualche cineasta - guru - santone - intoccabile che lei non ama particolarmente, a briglie sciolte. Azzardo io un nome? Almodovar?
Ho visto un documentario su Melville in Francia, mentre conoscevo solo alcuni dei suoi film più famosi. Era sicuramente un tipo straordinario, girava gli interni in un capannone da lui acquistato dopo la guerra, credendo e adorando il cinema come lei ha ricordato. Le cercle rouge il mio preferito con Montand, Delon e Place vendome di notte. Salutissimi Nam - Genova
Gentile G. Fava,
RispondiEliminail piacere di sentirla parlare del cinema che ama è immenso. Vi è però un'ipotesi, per chi conosce e apprezza il suo humor, ancora più stuzzicante: sentirla ragionare attorno ad un cinema che le è, diciamo così, in qualche modo "lontano" quando non apertamente avverso.
Mi piacerebbe pertanto ascoltarla sbizzarrirsi ad esempio, su qualche cineasta - guru - santone - intoccabile che lei non ama particolarmente, a briglie sciolte.
Azzardo io un nome?
Almodovar?
Abbracci "vecchi e balordi"
Ho visto un documentario su Melville in Francia, mentre conoscevo solo alcuni dei suoi film più famosi. Era sicuramente un tipo straordinario, girava gli interni in un capannone da lui acquistato dopo la guerra, credendo e adorando il cinema come lei ha ricordato. Le cercle rouge il mio preferito con Montand, Delon e Place vendome di notte. Salutissimi
RispondiEliminaNam - Genova