Blog - Crediti


L'audio e i video © del Blog sono realizzati, curati e perfezionati da Lorenzo Doretti, che ha anche progettato l'intera collocazione.
L'aggiornamento è stato curato puntualmente in passato da diverse collaboratrici ed attualmente, con la stessa puntualità e competenza, se ne occupano Laura M. Sparacello ed Elisa Sori.

31 gennaio 2011

Ingrid Bergman - Video

Oltre che il video dedicato a “I due Presidenti” troverete nel blog due miei (brevi) interventi, sempre in video, che riguardano due libri. L’uno è il ritratto critico e biografico di una notevole attrice che fu anche una diva popolarissima. E cioè “Ingrid Bergman” di Nuccio Lodato e Francesca Brignoli (“Le Mani”, Genova-Recco, 2010, prezzo 18 Euro). Nuccio è un vecchio amico, professore all’Università di Pavia di Storia e critica del cinema e di Archivi e progetti per il cinema e lo spettacolo, oltreché ad Alessandria coordinatore della Giuria del Premio ultratrentennale “Adelio Ferrero” e condirettore di “Ring !”, ormai notissimo Festival della critica cinematografica. Francesca Brignoli è una storica del cinema, che ha ampiamente studiato l’opera di Liliana Cavani ed è specialista di attività dello spettacolo presso l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pavia.
L’altro libro non è una biografia ma addirittura una autobiografia. Di un inglese che è poi divenuto un dirigente di multinazionali. Si chiama Simon Murray e il libro si intitola “Legionario- Cinque anni nella Legione Straniera francese” (Mursia, Milano, 2010, 22 Euro), e si avvale di una breve ma significativa prefazione di Frederick Forsyth, lo scrittore di “Spy Stories”, che tanti di noi prediligono dal momento in cui apparve “Il giorno dello sciacallo” (1971). Murray era un giovanotto inglese di 19 anni, di media borghesia, che il 19 febbraio del 1960, con un improvviso colpo di testa si arruolò nella Legione Straniera (appunto quella francese, ovviamente, non quella spagnola) e vi rimase 5 anni per il periodo rituale di ferma. Superò le terribili esperienze del periodo iniziale di addestramento, sempre feroce nella Legione, superò anche quello della preparazione al paracadutismo, prestò servizio nel famoso 2° R.E.P., attraversò il turbolento periodo del putsch di Algeri e terminato l’ingaggio uscì dalla Legione conservando, a suo modo, un senso di fierezza.


1 commento:

dario ha detto...

Interessantissima pagina di gradevoli e intensi ricordi nella abituale sintesi affascinante di un grande commentatore.
Come sempre,grazie :)
Dario Carta