Blog - Crediti


L'audio e i video © del Blog sono realizzati, curati e perfezionati da Lorenzo Doretti, che ha anche progettato l'intera collocazione.
L'aggiornamento è stato curato puntualmente in passato da diverse collaboratrici ed attualmente, con la stessa puntualità e competenza, se ne occupano Laura M. Sparacello ed Elisa Sori.

29 agosto 2011

A DOMANDA RISPONDE

PER ORA DUE POST CHE RIGUARDANO ELIA KAZAN

Prima risposta per l' affezionato PuroNanoVergine.
Per quel che riguarda l' indicazione della lunghezza del pezzo in battute credo sia da un lato un mero riflesso professionale. Infatti nell' era del computer gli articoli si misurano prevalentemente in battute e non in cartelle, come accadeva ai tempi della macchina da scrivere. E dall' altro la cifra in battute dà comunque un' idea delle dimensioni. Nel caso di Kazan probabilmente eccessive, ma mi sono lasciato trascinare dal piacere di scrivere, dimenticandomi anche di insistere un po' di più sulla figura e sulla partecipazione al programma di Martin Scorsese, un regista che seguo sin dal primo film: " Chi sta bussando alla mia porta ?" ( "Who's that Knocking at My door ?" 1969) e che da allora mi ha sempre incuriosito, e sono passati più di quarant'anni.
La richiesta di una telefonata a Michel Ciment è un' idea curiosa e incuriosente. Ho paura che la necessità di tradurre dal francese all' impronta frase per frase ( io sono in grado di farlo) renda il tutto un po' noioso. E poi dovrei rintracciare Michel che non sento da anni.....In effetti è un' autorità su molte cose e particolarmente su Kubrick. Con il quale avevo un' ampia dimestichezza e con il quale si telefonava spesso. Come si sa Kubrick era un personaggio molto strano. Una volta Michel mi raccontò che si era stupito perchè questi aveva sempre lo stesso numero di telefono. " Ma io non lo cambio mica" rispose Ciment stupito. E scoperse che Kubrick aveva l' abitudine di farlo ogni pochi mesi ( probabilmente per non lasciare traccia). Michel mi raccontò anche che Kubrick, il quale cercava di non uscire mai di casa perchè notoriamente soffriva di agorafobia e se lo faceva si sentiva male ( credo che gli sia capitato in occasione del matrimonio della figlia a Londra) anche in casa viveva in modo " protetto ". Al punto che nella sua grande abitazione aveva fatto costruire, penso grazie a muri speciali, un itinerario privilegiato che gli consentiva di non incontrare nessuno. Come noto, viveva da molti anni in una villa nella campagna inglese e una volta che dovette tornare a New York lo fece via mare ( credo avesse paura dell' aereo) e fece installare delle moviole su piroscafo per poter lavorare tranquillamente.
Comunque l' idea di telefonare a Michel mi è rimasta in mente e ci penserò su.

La notazione di Enrico il quale ricorda il viso di Nick Nolte impassibile di fronte alla "standing ovation" per la consegna dell' Oscar a Kazan, mi è parsa toccante.
Aspetto altri "post" e naturalmente " scriptum"!

Nessun commento: