Blog - Crediti


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26 novembre 2011

DOCUMENTARI BELLICI DI CLAUDIO COSTA

Costa, cineasta romano, da tempo realizza interviste molto interessanti con superstiti italiani del secondo conflitto mondiale, esclusivamente per quel che riguarda il periodo 1943 – 1945. Con molta tenacia ne ha trovati diversi (alcuni, purtroppo, sono morti nel frattempo: ricordo che un ventenne del 1940 oggi avrebbe 91 anni!). Credo che questo esperimento – per le intenzioni e i risultati di documentazione ricorda le interviste ai superstiti della battaglia portati a termine da Enzo Monteleone, autore appunto di “El Alamein – La linea del fuoco” – possa interessare gli appassionati di storia. Qui, in particolare, si riflette  nelle singole esperienze, il tragico momento della divisione dell’ Italia fra Regno (del Sud) e Repubblica (del Nord) ovvero R.S.I. (Repubblica Sociale Italiana). Un elemento di particolare interesse è rappresentato dal fatto che salvo che qualche sottufficiale, tutti gli intervistati sono ufficiali e c’è perfino un generale.


Da tempo volevo portare a conoscenza dei lettori del Blog la minuta e intelligente opera di divulgazione di Costa. Gli ho pertanto chiesto di scrivermi come e perché ha iniziato questa sua esperienza e come riesce a proseguirla. Ecco qui, testualmente, il brano che mi ha inviato:


Le riassumo in breve come è nata la serie sui reduci: inizialmente volevo realizzare un documentario su Teseo Tesei. Per farlo cercai reduci che lo avevano conosciuto, e grazie al sempre fidato elenco telefonico, trovai Gino Birindelli, allora 94enne che viveva a Roma nella zona di ponte milvio. Gli telefonai,  mi presentai e chiesi di fare l'intervista. Lui, stupito dal fatto che qualcuno ricordasse il suo amico Teseo, accettò di buon grado di fare un incontro. Poi il doc su Tesei non lo terminai per mancanza di fondi e anche materiale di repertorio (….) però quando Brindelli morì, decisi di mettere dei brevi estratti dell'intervista su Youtube. Inaspettatamente scoprii che interessava molto agli appassionati di storia. Così decisi di montare il documentario, e realizzai “Lo spirito del Serchio” (il Serchio era il luogo vicino Pisa dove si addestrarono Birindelli e gli altri). Dal Brasile mi contattò Julio Cesar Antunes, curatore di un blog di storia militare, chiedendomi se avrei fatto la stessa operazione con i reduci della Regia Aeronautica, e mi presentò uno storico, Paul Perron, (americano che vive in Italia) che mi diede il telefono di un ex pilota che era a Roma, il comandante Cesare Erminio. Perron mi spiegò che Erminio non aveva voluto farsi intervistare, ma forse io sarei stato più fortunato. Tentai, mandai una copia del doc di Birindelli, ed Erminio accettò volentieri di parlare.  Fu il secondo documentario (“Volando con Visconti”). Sia il primo che il secondo ripagarono i costi (parliamo comunque di micro budget) e da quel momento, aiutato dal passaparola, trovai altri reduci arrivando a farne 11.
Il terzo, Alessandro Setti, mi venne suggerito da Luciano Vincenzoni, che nel 1945 aveva conosciuto a Padova questo pilota aerosiluratore, Vincenzoni mi disse : "se non è morto avrà 94 anni, prova a cercarlo!". Lo cercai, sempre tramite elenco telefonico, e lo trovai a Roma, 96enne, simpatico, vispo e pieno di ricordi. Seguirono Sergio Denti (MTM 548), Eugenio Corti, (consigliato da lei) Mario Montano, Massimo Rendina (di nuovo su consiglio di Vincenzoni), Ottorino Beltrami, sommergibilista comandante dell'Acciaio, e top manager nel dopoguerra (consigliato da lei e dal suo amico Doretti), poi Luigi Gorrini, Asso degli assi, medaglia d'oro al valor militare (che molte persone mi avevano richiesto), Costantino Petrosellini (anche lui consigliato dal blogger Brasiliano), Umberto Bernardini, il primo pilota italiano che ha oltrepassato il muro del suono (consigliatomi da Cesare Erminio).
Il dodicesimo è un reduce di El Alamein, parente di Gian Maria Volontè e si chiama Carlo. Anche lui 91enne più vispo di me e con molte cose da dire.
Dalla carrellata di esperienze narrate da questi soldati, secondo me si impara molto, non solo sulla storia della seconda guerra mondiale, ma anche sulla cattiva gestione politica del nostro paese, in cui ieri come oggi, tanti fanno le spese degli errori pochi. Ieri quegli errori costarono molte vite.

Se qualcuno conosce un reduce e vuole segnalarmelo questo è l'indirizzo : roninfilmproduction@libero.it
qui ci sono i trailers dei film realizzati :

Claudio Costa.”


Aggiungo una breve osservazione alle molte cose che ha scritto Costa. Considero Teseo Tesei un personaggio straordinario della storia bellica italiana. Insieme al suo amico sodale Elios Toschi, entrambi ufficiali di marina ma non di ruolo di vascello, furono gli “inventori” della Decima Flottiglia Mas (quella vera, della Regia Marina, non della Repubblica Sociale).  Sono loro (con la collaborazione di Angelo Belloni per il perfezionamento decisivo degli autorespiratori) all’ origine della progettazione dei “maiali” e dei barchini saltatori, su uno dei quali Tesei saltò in aria nell’ attacco a La Valletta, a Malta.
Di lui ho parlato molte e molte volte con suo nipote, Oreste Del Buono, che tutti ricordano come scrittore, giornalista, esperto di gialli e protagonista della vita editoriale italiana. Sarebbe forse interessante che io scrivessi qualcosa su questo argomento. Forse, a pensarci bene, potrei farlo veramente.



(Battute 4.416).


3 commenti:

rosellina mariani ha detto...

E'veramente encomiabile l'opera di divugalzione di Claudio Costa.
Il breve filmato mi ha appassionato e credo che quella sia un periodo storico che interessa non solo gli appassionati di storia come me , ma anche i giovani che di quel periodo sanno poco o niente e,forse, vorrebbero saperne di piu'.
Proporre i documentari di Costa in una sede adatta , ad esempio in televisione, potrebbe essere un tentativo interessante.

Mi auguro di avere l'opportunita'di conoscere Claudio Costa nel mio ambito lavorativo.

Grazie per avermi "ricordato" questo interessante argomento!

PuroNanoVergine ha detto...

Segnalo la programmazione del film di Enzo Monteleone, “El Alamein – La linea del fuoco", su IRIS, sabato 10 dicembre alle ore 19.

Anonimo ha detto...

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