Blog - Crediti


L'audio e i video © del Blog sono realizzati, curati e perfezionati da Lorenzo Doretti, che ha anche progettato l'intera collocazione.
L'aggiornamento è stato curato puntualmente in passato da diverse collaboratrici ed attualmente, con la stessa puntualità e competenza, se ne occupano Laura M. Sparacello ed Elisa Sori.

25 giugno 2009

La disponibile genialità di Alain Resnais

(Alain Resnais, ospite dell'ultimo Festival di Cannes 2009)

Nel supplemento della Domenica de “Il Sole 24 Ore” del 24 Maggio 2009 (a mia vergogna devo dire che è una pubblicazione che ho scoperto da poco, ma che mi sembra forse il più bel settimanale italiano) c’è un profilo di Alain Resnais, a cura di Cristina Battocletti. L’ho letto con interesse per via di un antico amore, occasionalmente deluso, verso il regista francese, e ancora una volta ho scoperto un suo segreto. Che non è per niente segreto, anzi, che è palese, ma è tanto palese che si rischia di dimenticarlo. In effetti Resnais dopo un primo e lungo periodo, dal 1936 al 1958, nel quale dirige soltanto documentari o pseudo-documentari (da “L’avventure de Guy”, a 14 anni, sino a “Le chant du Styrène”, per un totale di 25 titoli) passerà poi alla “fiction”. Non ho deliberatamente contato fra i documentari “Nuit et brouillard” (“Notte e nebbia”, 1955), che insieme a “Guernica” (1950), “Les statues meurent aussi” (1953) e “Toute le mémoire du monde” (1956) – che invece ho incluso – rappresentano, in un mondo di film spesso commissionati da altri, i prodotti più personali e più vicini agli imminenti film di fantasia. Com’è noto, la carriera “inventiva” di Resnais continua con “Hiroshima mon amour” (Id., 1959), “L’année derniere à Marienbad” (“L’anno scorso a Marienbad”, 1961), “Muriel” (“Muriel, il tempo di un ritorno”, 1963), “La guerre est finie” (“La guerra è finita”, 1966), “Loin du Vietnam” (“Lontano dal Vietnam”, 1967), documentario polemico a più mani, “Je t’aime, je t’aime” (“Je t’aime, je t’aime” – anatomia di un suicidio”, 1968), “Stavisky…” (“Stavisky, il grande truffatore”, 1974), “Providence” (Id., 1977), “Mon oncle d’Amérique” (“Mio zio d’America”, 1980), “La vie est un roman” (“La vita è un romanzo”, 1983), “L’amour à mort” (Id., 1984), “Mélo” (“Melò”, 1986), “I Want to Go Home” (“Voglio tornare a casa!”, 1989), “Smoking; No Smoking” (Id., 1993), “On connaît la chanson” (“Parole, parole, parole…”, 1997), “Pas sur la bouche” (“Mai sulla bocca”, 2003), “Coeurs” (“Cuori”, 2006), fino a “Les herbes folles” (2009). In questa puntigliosa elencazione ho eliminato qualche titolo, che in linea di massima non è un lungometraggio e non è di “fiction” e ho lasciato un totale di 18 opere. Ma già così, da questo elenco si vede l’ampiezza e la continuità della sua ispirazione e, al tempo stesso, l’estrema disponibilità di Alain Resnais a “tradurre” in immagini inarrivabili idee e parole altrui.
Ci ho messo anni a capire perché un regista, che mi aveva sempre sedotto fin dagli inizi, si atteggiasse poi, nei successivi lungometraggi, in modi completamente diversi e non comunicanti. Non dimentichiamo che proprio in quegli anni ci veniva dalla Francia, e particolarmente dai “Cahiers du cinéma”, l’idea fondante della “politiques des auteurs”, che era alla base di un rapporto fisiologico con l’autore. Che, se autore era veramente, custodiva dentro di sé le stigmate stilistiche e concettuali di una geniale ripetizione di modi e di racconti. Invece, Resnais ci poneva apparentemente di fronte, ogni volta, ad una totale differenza di accenti e di impulsi narrativi, lasciandoci spesso sconcertati e stupiti. Solo con l’andar del tempo io mi accorsi che egli era animato da una umiltà totale e da una fedeltà senza incrinature nel trasfondere in immagini “fornitegli” da altri. Basta guardare ed ascoltare i suoi film per ritrovare in “Notte e nebbia” la terribile memoria di Jean Cayrol, in “Toute la memoire du monde” l’intimità bibliofila di Remo Forlani, in “Le chant du Styrène” l’organizzata follia di Raymond Queneau, in “Hiroshima, mon amour” il poeticismo umido e furbesco di Marguerite Duras, in “L’anno scorso a Marienbad” l’occhio stravolto di Robbe-Grillet, in “Muriel” l’occhiata multi-temporale sulla provincia francese ma anche sulla Guerra d’Algeria, di nuovo attinta alla fantasia di Jean Cayrol, in “La guerra è finita” la straordinaria esperienza e la vocazione militante di un eccezionale testimone della guerra e del dopoguerra di Spagna come Jorge Semprùn, in “Je t’aime, je t’aime” l’eredità anarco-fantascientifica di Jacques Sternberg, col protagonista che fa un tuffo a ritroso nel tempo, in “Stavisky, il grande truffatore” di nuovo la sensibilità storiografica di Jorge Semprùn, in “Providence”, grazie anche all’arte straordinaria di Sir John Gielgud, l’ossessione di David Mercer per i fantasmi a volte perversi che circondano la vecchiaia di uno scrittore, in “Mio zio d’America”, “La vita è un romanzo” e “L’amour à mort” la presenza creativa di Jean Gruault articolata secondo schemi differenti ma tutti legati da una dolorosa duttilità, in “Melò” la drammaturgia primonoventesca di Henry Bernstein, vista come una sfida e come un pretesto, in “Voglio tornare a casa!” il mondo di un famoso cartoonist diventa una chiave ed una spiegazione, in “Smoking; no Smoking” le possibilità combinatorie del teatro di Alan Hayckbourn, che ritroveremo anche i “Cuori”, filtrate dalla sceneggiatura di Jean-Pierre Bacri e Agnès Jaoui, in “Parole, parole, parole…” ancora una volta questi ultimi forniscono un alibi verbale ingegnosissimo per animare vecchie canzoni, in “Mai sulla bocca” la sceneggiatura di Resnais filtra clima, retorica e canzoni dell’operetta omonima di André Barde e Maurice Yvain prodotta nel 1925, e infine “Les herbes folles” dove, attraverso l’adattamento di Alex Reval, il romanzo di Christian Gailly “L’incident” diventa ancora una volta pretesto e motivazione di una tipica variazione di Resnais sul furto di una borsa e il ritrovamento dei documenti in essa contenuti.
Si potrebbe continuare a lungo, ma mi pare che anche questi brevi cenni consentano di recuperare la lezione di un uomo straordinario, ovvero di un regista di 87 anni che ad ogni nuovo film dimostra la freschezza di un giovinetto e la sagacia di un vecchio geniale. Credo che il suo insegnamento sia senza pari e stimolato da una umiltà che non tutti gli riconoscono: il suo modo di porsi all’ascolto dei libri e delle sceneggiature altrui e di recuperare tutto con un segno stilistico senza paragoni. Vorrei ricordare che contrariamente a quello che spesso si è scritto, Resnais in senso stretto non ha mai fatto parte della “Nouvelle Vague”. Nel già citato profilo di Cristina Battocletti, Resnais dice testualmente a proposito dei “colleghi”: “Figuriamoci! Mi escludevano! Truffaut e Rivette a malapena mi salutavano. Il critico André Bazin (padre spirituale del movimento e protettore fedelissimo di Truffaut - n.d.r.) invece era per me un fenomeno. Parlava di cinema come se stesse descrivendo le opere di Stendhal, ma ci andava pochissimo. Usava me, incallito frequentatore di sale, come suo informatore”.
(Nella foto qui sopra: un manifesto d'epoca di "Notte e nebbia")

Mi pare utile riportare qui anche questa minima testimonianza, perché serve per ricostruire la complessa fisionomia di Alain Resnais uomo, cinefilo e regista. Non mi lusingo di avere proceduto ad un approfondimento reale della sua personalità di autore, ma quel che ho scritto è la testimonianza di un’antica fedeltà nata a Venezia nel 1959 quando vidi, nella cosiddetta “informativa”, insieme a Peppino Calzolari che mi faceva fretta perché temeva di perdere l’inizio del film, “Notte e nebbia”. Nella compilazione di questo articolo mi sono stati di estremo aiuto non solo il recente “Alain Resnais – L’avventura dei linguaggi”, ricca antologia a cura di Roberto Zemignan, edita da Il Castoro nel 2008, ma anche il fondamentale “Alain Resnais o la persistenza della memoria” di Sergio Arecco, edito da Le Mani nel 1997. Come tanti libri dello stesso autore, è un’opera essenziale per conoscere e capire un regista.

Claudio G. FAVA

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Hi theге, і read yοur blog from time tο
time and i oωn а simіlaг
οnе anԁ i was just wοnԁering if
you get a lot of spam feеdbасk?
If so how ԁo you ρrevent іt, аny plugin oг anуthing you can suggest?
I get so much lаtelу it's driving me mad so any assistance is very much appreciated.

Feel free to surf to my website - V2 Cigs Review

Anonimo ha detto...

I knоω this web sitе ρгονiԁes quality depеndіng content and
other material, is thеre any other ωеbsite
which presеnts thеsе thingѕ in quality?


my weblog ... prweb.com

Anonimo ha detto...

Valuable info. Luсκy me I found your wеb
site by chance, and I'm surprised why this twist of fate didn't came about
іn advance! I bookmarked it.

Have a lοok at my wеbpage V2 Cig Review

Anonimo ha detto...

With havіn so much wrіtten contеnt ԁo you ever run into
any problems оf ρlаgoгism oг copyright infringement?
My website haѕ a lot of completely unіque content I've either written myself or outsourced but it seems a lot of it is popping it up all over the web without my agreement. Do you know any solutions to help stop content from being stolen? I'd
truly appгеcіate it.

Ηave a looκ at my web sіte ..

. news
Also see my web page > blu e cig

Anonimo ha detto...

Today, I went tο the beachfront ωith my childrеn.
I found a sea shell and gaνe it tο mу 4 year old daughter anԁ saiԁ "You can hear the ocean if you put this to your ear." She ρlаced thе
shell tο heг ear аnd scrеаmeԁ.
Thеre ωas a hermit crab іnsidе and
іt pіnched her ear. Ѕhe never wаnts to go
back! LoL І know this is totally off topiс but I
hаd tο tеll someοne!

Ѕtop by my webѕіtе - 2013rainbowroundtable.Ning.Com
Also see my page: Just Click The Next Document

Anonimo ha detto...

This piece οf wгiting provіdеs cleаr idea for thе neω visitοrѕ of blоggіng, that in fact hoω
to ԁo blоggіng.

Also viѕit my ѕite; v2 cigs reviews

Anonimo ha detto...

Ні! I know this is somewhat off topic but I
ωas wonԁering if уou knew where Ι сould locate a
сaptcha plugin for my commеnt fоrm?
I'm using the same blog platform as yours and I'm having diffіculty finԁing one?
Thаnkѕ a lot!

Also viѕit my ωеb pagе: http://www.prweb.com/releases/silkn/sensepilreview/prweb10193901.htm
Also see my web page - Phpfoxtest.Com

Anonimo ha detto...

I ran acrоѕs thіs site οn google and we haνe been happy you'd coupons

Also visit my blog post: green smoke electronic cigarette review