Credo che tutti abbiano visto come in questi ultimi tempi si sia rarefatto il materiale inserito nel Blog. La ragione è molto semplice:non sono stato bene di salute e continuo a non sentirmi molto bene. Mi auguro che si tratti di una cosa passeggera e che io riesca a riprendermi al più presto.
Approfitto di questo breve inserto per segnalarvi due cose. Da un lato (sempre appunto che la salute mi assista) ho ripreso a partecipare alla rubrica "Cinematografo" di Marzullo. In genere viene registrata al pomeriggio del venerdì (io per farlo vado faticosamente alla RAI di Genova) ed è poi trasmessa su Rai 1 la notte del sabato successivo.
Dall'altro colgo l'occasione per far presente ai genovesi che, venerdì 25 Febbraio, assieme a Bruno Morchio, l'autore delle avventure poliziesche di "Bacci Pagano", parteciperò alla presentazione del romanzo giallo di Mario Paternostro, "Troppe buone ragioni". La cosa avverrà alla Libreria Feltrinelli, in via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi n.16, pressappoco a partire dalle ore 17.30. Il libro, edito da "Il Melangolo" (via di Porta Soprana 3/1) reca come sottotitolo: "Il commissario Falsopepe e il caso del bambino rapito". E' ambientato in una Genova complessa e riscoperta che Paternostro, vecchio giornalista (è' stato vice direttore del "Il Secolo XIX" ed ora è direttore dell'emittente televisiva "Primo canale", la più importante rete televisiva privata della Liguria) rivisita con affettuosa partecipazione ma anche con una singolare volontà di partecipazione fuori di ogni retorica collettiva. Se vi è un richiamo nel libro non è tanto quello alla regione ma semmai a Simenon, al quale l'autore riserva più di un esplicito omaggio.
Come è noto esiste tutta una istintiva "scuola" ligure di romanzo giallo, la quale si articola con molti autori non soltanto nella città capoluogo ma anche in altre località della regione. Da un punto di vista statistico Paternostro ne fa parte ma in realtà il suo istinto di narratore si articola in esplicite variazioni "Maigrettiane", cosi come è evocato nel precedente capoverso, che rappresentano una delle (tante) curiosità del libro. Il quale non solo è insolito ma rivela un romanziere già maturo.
Approfitto di questo breve inserto per segnalarvi due cose. Da un lato (sempre appunto che la salute mi assista) ho ripreso a partecipare alla rubrica "Cinematografo" di Marzullo. In genere viene registrata al pomeriggio del venerdì (io per farlo vado faticosamente alla RAI di Genova) ed è poi trasmessa su Rai 1 la notte del sabato successivo.
Dall'altro colgo l'occasione per far presente ai genovesi che, venerdì 25 Febbraio, assieme a Bruno Morchio, l'autore delle avventure poliziesche di "Bacci Pagano", parteciperò alla presentazione del romanzo giallo di Mario Paternostro, "Troppe buone ragioni". La cosa avverrà alla Libreria Feltrinelli, in via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi n.16, pressappoco a partire dalle ore 17.30. Il libro, edito da "Il Melangolo" (via di Porta Soprana 3/1) reca come sottotitolo: "Il commissario Falsopepe e il caso del bambino rapito". E' ambientato in una Genova complessa e riscoperta che Paternostro, vecchio giornalista (è' stato vice direttore del "Il Secolo XIX" ed ora è direttore dell'emittente televisiva "Primo canale", la più importante rete televisiva privata della Liguria) rivisita con affettuosa partecipazione ma anche con una singolare volontà di partecipazione fuori di ogni retorica collettiva. Se vi è un richiamo nel libro non è tanto quello alla regione ma semmai a Simenon, al quale l'autore riserva più di un esplicito omaggio.
Come è noto esiste tutta una istintiva "scuola" ligure di romanzo giallo, la quale si articola con molti autori non soltanto nella città capoluogo ma anche in altre località della regione. Da un punto di vista statistico Paternostro ne fa parte ma in realtà il suo istinto di narratore si articola in esplicite variazioni "Maigrettiane", cosi come è evocato nel precedente capoverso, che rappresentano una delle (tante) curiosità del libro. Il quale non solo è insolito ma rivela un romanziere già maturo.
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