Blog - Crediti


L'audio e i video © del Blog sono realizzati, curati e perfezionati da Lorenzo Doretti, che ha anche progettato l'intera collocazione.
L'aggiornamento è stato curato puntualmente in passato da diverse collaboratrici ed attualmente, con la stessa puntualità e competenza, se ne occupano Laura M. Sparacello ed Elisa Sori.

15 febbraio 2011

AVVISO AI NAVIGANTI

Credo che tutti abbiano visto come in questi ultimi tempi si sia rarefatto il materiale inserito nel Blog. La ragione è molto semplice:non sono stato bene di salute e continuo a non sentirmi molto bene. Mi auguro che si tratti di una cosa passeggera e che io riesca a riprendermi al più presto.
Approfitto di questo breve inserto per segnalarvi due cose. Da un lato (sempre appunto che la salute mi assista) ho ripreso a partecipare alla rubrica "Cinematografo" di Marzullo. In genere viene registrata al pomeriggio del venerdì (io per farlo vado faticosamente alla RAI di Genova) ed è poi trasmessa su Rai 1 la notte del sabato successivo.
Dall'altro colgo l'occasione per far presente ai genovesi che, venerdì 25 Febbraio, assieme a Bruno Morchio, l'autore delle avventure poliziesche di "Bacci Pagano", parteciperò alla presentazione del romanzo giallo di Mario Paternostro, "Troppe buone ragioni". La cosa avverrà alla Libreria Feltrinelli, in via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi n.16, pressappoco a partire dalle ore 17.30. Il libro, edito da "Il Melangolo" (via di Porta Soprana 3/1) reca come sottotitolo: "Il commissario Falsopepe e il caso del bambino rapito". E' ambientato in una Genova complessa e riscoperta che Paternostro, vecchio giornalista (è' stato vice direttore del "Il Secolo XIX" ed ora è direttore dell'emittente televisiva "Primo canale", la più importante rete televisiva privata della Liguria) rivisita con affettuosa partecipazione ma anche con una singolare volontà di partecipazione fuori di ogni retorica collettiva. Se vi è un richiamo nel libro non è tanto quello alla regione ma semmai a Simenon, al quale l'autore riserva più di un esplicito omaggio.
Come è noto esiste tutta una istintiva "scuola" ligure di romanzo giallo, la quale si articola con molti autori non soltanto nella città capoluogo ma anche in altre località della regione. Da un punto di vista statistico Paternostro ne fa parte ma in realtà il suo istinto di narratore si articola in esplicite variazioni "Maigrettiane", cosi come è evocato nel precedente capoverso, che rappresentano una delle (tante) curiosità del libro. Il quale non solo è insolito ma rivela un romanziere già maturo.

3 febbraio 2011

Vento di primavera (La Rafle) - Audio


Il discorso del re (The King's Speech) - Audio


"FERMO POST" ovvero "A DOMANDA RISPONDE"

Con il duplice titolo sopra riportato ho deciso di unificare in una sola la duplice rubrica di corrispondenza con i lettori del Blog, che ho via via annunciato nel corso degli anni.
Cominciamo subito:
Prendo atto di quel che mi ha scritto Anonimo dopo il mio pezzo su Wikileaks in cui citavo Putin, pubblicato nel Blog il 10/12/2010. Il mio corrispondente scrive: "Tutta questione di traduzioni. Nel russo di Putin democrazia è un Cocktail a base di polonio". E' evidente l'allusione alla morte di un russo misterioso avvelenato a Londra...credo di aver colto l'ironia implicita nella frase.
Veniamo alle reazioni al mio video su Truffaut, che era poi una lezione per gli universitari genovesi della sezione di francesistica. Ringrazio PuroNanoVergine per le parole gentili e affettuose e riconosco che avrei potuto proporre, come lettura per gli studenti, l'intervista di Truffaut a Hitchocock o, più largamente, il rivoluzionario libro di Truffaut e Chabrol sul regista inglese, che all'epoca fece scalpore (io possedevo un esemplare della prima edizione francese, e l'ho perduto!). Sono d'accordo con Carlo Bernasconi sui meriti di Georges Brassens, che mi ha appassionato nel corso degli anni. Ricordo ancora a memoria le parole di molte delle sue canzoni
(...Margoton la jeune bergére, trouvant dans l'herbe un petite chat, qui venait
de perdre sa mère l'adopta...)
Forse ho esagerato nel parlare di Trenet. Anche io ho appreso con stupore dell'antisemitismo di Godard, aspetto sottaciuto da tutti in Italia. Ricambio i saluti e ringrazio. Infine rispondo a Enrico che ricorda una serie di Truffaut in televisione. Non fu curata da me. Fu da me ideata insieme ad un'altra su "Fritz Lang americano". Beppe Cereda, che allora lavorava con me, mi chiese se poteva gestirle direttamente lui. Ed io glielo concessi (come vede sono generoso!). Anche grazie a quei due cicli, Beppe fece carriera, passò a Rai Tre appena costituita ed anni dopo ne divenne addirittura il direttore. E' curiosa l'idea di Carlo Bernasconi che accanto al "Lubitsch Touch" ci sia un "FrÔlement de Truffaut", visto che la parola significa "sfioramento" o "fruscio". Tutti gli scritti di Truffaut sono appassionanti perché nella pagina egli riusciva a trasferire lo stesso profondo entusiasmo che provava per il cinema e per la vita.
Passiamo adesso a quelli che mi hanno scritto a proposito di "Moviola personale" del 11/01/2011. Ringrazio e ricambio i saluti di Davide Barranca. Come può controllare le mie apparizioni in video sono aumentate. Ringrazio anche Matteo e lo rassicuro. Ho un elenco che non finisce più di persone a cui telefonare. Bisogna tener conto del fatto che ho una salute intermittente e che la mia resistenza è limitata. Se arriverò ad ottobre compirò 82 anni e quindi ho qualche alibi...Infine faccio presente che Bruno è Astori, il quale da tanti anni dirige con me il festival del doppiaggio che è stato prima a Finale Ligure, poi a Sanremo, poi a Imperia, e che adesso è finalmente arrivato a Genova.
A proposito dei "Due presidenti" ringrazio ancora Carlo Bernasconi per la precisazione su Peter Morgan, che è lo sceneggiatore, oltre che de "Il discorso del Re", anche di "Hereafter" di Clint Eastwood, particolare che mi sembrava avere menzionato da qualche parte. Sempre a proposito di questo video faccio osservare a Damiano (ma sarà senz'altro vero) che non sapevo che Tony Blair avesse effettuato un intervento per far imprigionare Roman Polanski, visto che "The Gost writer" tratteggerebbe la sua carriera politica e lo descriverebbe come "burattino nelle mani della moglie". La quale, per la verità, è abitualmente chiamata "Cherie" e non "Charlie".
Infine, per quello che riguarda il mio intervento sul libro rispondo a Damiano che io sono un grande lettore e raccoglitore di materiale sulla Legione Straniera. Ovviamente su quella francese, visto che ne esiste anche una imitazione spagnola, fondata nel 1919, in un primo tempo aperta agli stranieri (tanto è vero che si chiamava "Tercio de los estranjeros") poi ad essi preclusa, ed ora nuovamente aperta purché si tratti di latino-americani. Può chiedere al suo compaesano se conosce le parole de "Le boudin", e cioè dell'inno di marcia della Legione. Se conosce la data di fondazione della Legione stessa (è il 1831), se sa che cosa è la "voie sacrèe" e dove è custodita adesso (ad Aubagne vicino a Marsiglia). Qui la sede centrale della Legione venne trasferita quando dovette lasciare la cittadina algerina in cui era stata fondata e di fatto dalla Legione stessa costruita, e cioè Sidi-Bel-Abbès. Potrei formulare moltissime altre domande ma sono curioso di sapere che cosa le ha risposto il suo amico (che spero non legga il Blog, altrimenti tutto diventa inutile)...