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27 luglio 2012

IL MISTERIOSO (E DRAMMATICO) PROBLEMA DELLE PROVINCE



Mi riservo di ritornare sull’ argomento se, e quando, avrò trovato maggior materiale in proposito. Per ora voglio soltanto comunicare la mia perplessità di fronte alla trionfalistica decisione di ridurre (in un primo tempo di abolire) le Province. Sono uno dei pochi legami che ci uniscono ancora al Risorgimento e quindi anche, per il loro fisiologico rapporto con le Province, alle istituzioni stesse delle Prefetture e perciò all’ esperienza napoleonica in Italia.
Ho paura che per portare a termine un esperimento (dovrebbe farci risparmiare non so bene quanto denaro) da un lato allargheremo i poteri, sempre più esaltati, delle Regioni, notevole fonte di spesa e di posti dirigenziali. E dall’altro peggioreremo ulteriormente la situazione dei Comuni. L’istituzione delle cosiddette “Città metropolitane” allargherà i confini, già barcollanti, di quei Comuni che verranno ulteriormente ingranditi. Penso per esempio alla Liguria, dove Genova arriverà ad inghiottire, se ho capito bene, Comuni vicini e per ora abbastanza floridi. Ripetendo quell’errore che fu sotto il Fascismo l’invenzione della cosiddetta “Grande Genova”, che con l’andar del tempo inflisse un colpo mortale a Comuni un tempo funzionanti, da Nervi a Sampierdarena. D’altro canto la riduzione delle Province soltanto a due, a levante La Spezia e a ponente Imperia  (peraltro nata scioccamente nel 1923, quindi già sotto Mussolini, dalla fusione forzata di due Comuni che si sono sempre odiati, Porto Maurizio e Oneglia) spaccherà maggiormente la Regione. Ribadendo la presenza di un ponente di destra e di un levante di sinistra, differenze relativamente temperate dall’attuale presenza della Provincia di Savona e, grazie appunto alla Provincia di Genova, di una grande città meno invasiva.
Non so se sono il solo a deplorare tutto ciò ma penso comunque di avere ragione.

3 commenti:

Rosellina Mariani ha detto...

Misembra che , come al solito, hai ragione. Aspetto approfondimenti nel tuo prossimo articolo!

Principe Myskin ha detto...

A me tutto questo ricorda una cosa letta una volta in un iibro di Konrad Lorenz.

Che mentre la gracula, con ogni cosa che trova, cerca di fare il nido, lo scimpanzé, con ogni cosa che trova cerca di fare tutto.

Mi pare che le recenti vicende dicano un po' questo.
Ora siamo nella fase in cui cerchiamo di applicare le "statistiche" e le "economie di scala" a tutto, così come uno scimpanzé con un bastone ricurvo trovato sul sentiero.


Peccato che certe statistiche abbiano dato cattiva prova di loro, ad esempio quelle sul rendimento dei mutui in America: poiché la statistica dava un trend di crescita dell'x per cento negli anni precedenti, quello sarebbe stato il futuro.


Come diceva quel brillante professore, non bisogna fidarsi della statistica, se no si corre il rischio di fare come quel tacchino americano che, esaminate le statistiche dell'atteggiamento dei suoi padroni nel semestre aprile-ottobre (ci hanno riempito di cibo gratis!), annunciava al pollaio un novembre prosperissimo.


E finirono imbanditi per la Festa del Ringraziamento

Rosellina Mariani ha detto...

Grazie per la mail in cui auguri Buone vacanze!
Andrò in vacanza il 3 agosto,ma come al solito continuerò a seguirti.. Rimettiti perfettamente perchè noi , lettori e ammiratori del tuo blog, dobbiamo continuare ad essere "nutriti" dai tuoi articoli!
Grazie di tutto e soprattutto della tua amicizia che ho sentito sempre potente e sincera.