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20 dicembre 2012

L'OSSERVATORE GENOVESE

VISTO CON IL MONOCOLO

Come al solito riporto qui il testo della mia rubrica sul Corriere Mercantile, ed esattamente della puntata apparsa domenica 16 dicembre. Mi auguro che il tema inusuale, e forse (involontariamente) paradossale, possa incuriosire i lettori di sempre, che hanno preso ormai l'abitudine di ritrovare qui il mio ebdomadario breve brano giornalistico.

REBUS "SIKH" STANTIBUS...


La corrispondenza da Londra di Fabio Cavalera nel Corriere della Sera del 13 Dicembre è stata giudicata così importante da motivare un richiamo fotografico in prima pagina. Quale la notizia? Che un venticinquenne inglese di religione sikh, soldato nelle Scots Guards, sfila in divisa davanti a Buckingham Palace, ostentando, invece del famoso colbacco di pelo, un turbante annodato secondo le sue regole religiose (che proibiscono di tagliarsi i capelli e la barba). Il Corriere ne ricava un interessante articolo sulla mutazione razziale in corso in Gran Bretagna, dove gli “inglesi bianchi” sarebbero ormai in minoranza, ma mi sembra trascuri un elemento minore ma significativo. E cioè che l’”alieno”in divisa sia un sikh. Vale a dire il riflesso di un fenomeno indiano molto curioso, cioè l’esistenza di una religione (appunto lo “sikkismo”, nato nel Punjab nel XV°secolo) che ha finito col dar vita ad una sorta di involontario fenomeno etnico. I Sikh (una trentina di milioni nel mondo, molti anche in Italia) sono diventati una sorta di “stirpe” a parte, con una forte caratteristica militare e militaristica: nell'India “inglese” i reggimenti sikh erano fondamentali, almeno quanto i famosi gurkha arruolati nel Nepal. Se mai c’è da stupirsi che ce ne siano così pochi nell'esercito inglese, a ribadire una sorta di secolare fedeltà alla divisa della Regina…Che poi uno di essi abbia avuto l’autorizzazione a conservare il turbante invece del colbacco, non fa che riallacciarsi alle tradizioni secolari dell’esercito indiano. Le “Guardie scozzesi” sono uno dei cinque reggimenti (in realtà battaglioni) che compongono, insieme ai granatieri, al Coldstream ed alle Guardie inglesi e gallesi, le famose “Foot Guards” predilette a Londra dai turisti quando sfilano davanti ai palazzi reali. Ma poiché sono nate nel 1642 e il colbacco lo portano solo dal 1815 (cioè da quando, dopo Waterloo, come gli altri reggimenti, indossano i copricapi tipici della Vecchia Guardia di Napoleone, che gli inglesi avevano sconfitto) un eccezione per il fedele turbante dei sikh è più che giustificata. Giusto per ribadire il tenue sapore kiplinghiano che sopravvive, a volte, perfino nella Gran Bretagna di oggi…

1 commento:

Rosellina Mariani ha detto...

L'autorizzazione ad indossare il turbante invece del colbacco mi sembra un segno di rispetto alla cultura. Chissà perchè la tradizione viene spesso calpestata! Il danno è solo per noi che non capiamo più il senso delle cose.
Grazie per questo interessante articolo