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31 marzo 2008

Comunicato di Italo Moscati su trasmissione radiofonica

MA COM’ERA IL ’68?
Testi e regia di Italo Moscati

Otto puntate in onda su Radio1Rai da sabato 19 aprile alle 13.20

“Ma com’era il ’68?” è la domanda che Italo Moscati, autore del programma per Radio1Rai, da sabato 19 aprile porrà agli ascoltatori e a se stesso, ma soprattutto agli ascoltatori che in quell’anno c’erano o a quelli che non c’erano e ne hanno sentito parlare in modi diversi.
Nel programma in otto puntate, l’autore intende presentare una serie di risposte non definitive ma capaci di invitare a guardare il ’68 con occhi attenti e disincantati, recuperando notizie, fatti, spunti dimenticati o sottovalutati. E’ andato a scavare nella miniera dei documenti della radio, con qualche ingresso di sonori d’altra provenienza , per ritrovare il senso di quel periodo che continua a interessare.
Ci sarà tutta la radio: dai giornali radio, alle dirette, allo spettacolo, alla musica e alle canzoni, allo sport, al cinema, all’arte. Lo scopo è quello di fare un viaggio su dati, cronache, personaggi, emozioni che sono esistiti e servono a sapere e a capire una svolta perché comunque sia, di una svolta decisiva si è trattato.
Moscati preferisce non anticipare nomi di personaggi o di trasmissioni, con la speranza che essi siano- e lo sono- una sorpresa, una scoperta, a quarant’anni dal ’68.
Ogni dieci anni i massmedia hanno riservato, a quello che unanimemente viene chiamato l’anno della contestazione, un interesse puntuale, pubblicando documenti nuovi e nuove opinioni; tra celebrazioni e puntualizzazioni a volte duramente critiche, alla ricerca di una riflessione distaccata (che però non affiora ancora). Sono cominciati subito, ancora prima dell’inizio dell’anno, i ricordi e le polemiche, i confronti. I giudizi vanno dalla rappresentazione di un anno vissuto da e per “sognatori” di una rivoluzione vittoriosa a quella di un anno in cui sono state poste la basi per sconvolgimenti di cui si pagano le conseguenze. Da un ’68 con l’immaginazione al potere al ’68 che apre la strada alla violenza ideologica e quindi a quella terroristica.
“Ma com’era il ’68?” cercherà una strada diversa senza arrivare a conclusioni, recuperando una delle voci importanti fra i massmedia: quella della radio – la tv aveva appena quattordici anni- e dei suoi racconti spesso illuminanti.

Italo Moscati, scrittore, regista, sceneggiatore. Ha collaborato con Liliana Cavani, Luigi Comencini, Giuliano Montaldo, Pasquale Squitieri, Ugo Gregoretti, Augusto Zucchi. Ha scritto anche per il teatro dieci commedie tutte rappresentate . Per la radio, ha diretto ottanta puntate di “La storia in giallo”,lo sceneggiato in venti puntate “Il ritorno di Belfagor”, le cinque serie di “Alle 8 della sera”, per tre anni ha partecipato a “Hollywood Party”;ha ricevuto il Premio Cinemadamare per la radio. Per la tv, ha fimato come regista e autore numerosi documentari (i più recenti sono “Via Veneto Set”, “Non solo voce- Maria Callas”, “Luciano Pavarotti, l’ultimo tenore?”; il tv movie “Gioco perverso”, i serial “Stelle in fiamme” e “Viziati 1 e 2”, “I Tg della Storia”, “Tv posto di polizia”; gli è stato assegnato il Premio St.Vincent come autore televisivo. Tra i suoi ultimi libri: la trilogia “1967-Tuoni prima del Maggio”, “1969- Un anno bomba”, “1970- Addio Jimi”; e “Anna Magnani”, “Vittorio De Sica”, “Pasolini passione”, “Gioco perverso”, “I Piccoli Mozart”, “Sergio Leone- Quando il cinema era grande”.

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