Mi auguro che la telefonata che Doretti ha incorporato qui nel Blog (mi dicono che non si dovrebbe usare un verbo come "incorporare" ma piuttosto "postare") interessi molti ascoltatori. Il soggetto intervistato è infatti Marco Polillo, sicuramente uno dei protagonisti della storia dell'editoria italiana. Da uno zio che era dirigente alla Mondadori, Polillo sin da bambino ricevette tutte le pubblicazioni più adatte alla sua età che uscivano dalla grande casa editrice fondata da Arnoldo (i dirigenti godevano allora del "benefit" di ricevere in omaggio tutti i libri e tutte le riviste edite in "famiglia".) Fin da piccolo si abituò quindi a una grande ricchezza di carta stampata e da giovane laureato in legge oscillò fra la Snia Viscosa e la Mondadori e finì poi col farsi assumere nel servizio contratti di quest'ultima (forse allora era meno difficile trovare un impiego!). Polillo rimase lunghi anni nella famosa casa editrice, ricevette incarichi sempre più importanti fino al momento in cui passò alla Rizzoli, diventando sempre di più un uomo essenziale nel panorama dell'editoria italiana. Fino a quando, nel 1995, decise di affrontare l'avventura per conto proprio. E fondò (inizialmente in collaborazione con le Edizioni Bruno Mondadori, poi da solo) la casa editrice che porta il suo nome. Piccola forse come formato ma grande per l'esplicito desiderio di appassionata specializzazione che ha assunto sin dall'inizio. La geniale trovata di Polillo è stata di dedicarsi a recuperare la parte meno nota e meno pubblicizzata della grande narrativa anglosassone di giallo e di thriller. Decine di autori ormai dimenticati sono stati fatti rivivere grazie alle sue ricerche così come altri filoni specifici sono stati risvegliati in nome di una allegra e industria curiosità (si pensi ai grandi libri di P.G.Wodehouse centrati sulla figura di Jeeves, l'immortale maggiordomo inglese che aiutava sempre per il meglio il suo sciocco e imbranatissimo padroncino chiamato Berto Wooster). Le varie collane inventate da Polillo sono ormai dei piccoli classici dell'editoria specializzata italiana. Penso a "Obladì, Obladà", "I Polillini", "I Bassotti"(che hanno più di dieci anni di vita e che forse rappresentano il maggior successo dell'editore) e alla collana più recente, "I Mastini" ove si ripropongono opere inedite o introvabili della grande narrativa poliziesca americana, e in particolare a quella cosiddetta "Hard Boiled". Da qualche anno a questa parte, pur restando sempre un editore (tanto importante che attualmente è Presidente dell'AIE, Associazione Italiana Editori, che comprende quattro settori: Gruppo Editoria varia, Gruppo Piccoli editori, Gruppo Educativo, Gruppo Accademico professionale) Polillo ha trovato il tempo di passare anche dall'altra parte della barricata. Ha pubblicato per Piemme due romanzi gialli (Testimone Invisibile e Corpo Morto) ed altri due per Rizzoli (Il pontile sul lago e Villa Tre Pini). Il suo protagonista di elezione è il vicecommissario Enea Zottìa, in servizio presso la questura di Milano. Attualmente Polillo sta scrivendo il quinto romanzo della serie (ne ignoro il titolo). Ha trovato uno sfondo di elezione per i suoi romanzi che è la meravigliosa zona del Lago d'Orta e in particolare l'isola di San Giulio. Il Direttore Editoriale di Polillo Editore è la moglie dello stesso Polillo, Leslie Calise Polillo.
Buono ascolto a tutti.
Buono ascolto a tutti.
8 commenti:
Conoscevo i "polillini" e ora so anche chi è Marco Polillo.
Mi complimento pre la scelta degli intervistasti e per la qualità dell'intervista.
Spero che tra le prossime telefonate inserisca anche qualche scrittore.
Sergio
Graziee!!!
Sempre interviste interessanti.
Enrico C.
Conoscere Marco Polillo attraverso questa bella ed interessante intervista è stata una piacevole scoperta!
Bella scelta! Grazie
grazie per la bellissima intervista che mi riporta l mondo editoriale vhe ho conosciuto...
Molto interessante il dietro le quinte dell'editoria (di ieri, di oggi e di domani visto che i polillini cresceranno ancora), grazie e complimenti.
claudio
Scrivo tutto qui per evitare doppioni.
Finalmente, dopo quasi tre anni di attesa, abbiamo riascoltato con enorme piacere lo strepitoso Vincenzoni.
Mi auguro che la terza puntata arrivi molto presto, anzi, visto che il mitico L.V. è un'autentica miniera di aneddoti, mi spingo oltre: sarebbe molto bello che i suoi interventi diventassero un appuntamento periodico. Quando si ha la fortuna di conoscere simili personaggi è imperativo, mi passi il termine, approfittarne.
Molto interessante anche l'intervento di Polillo, un altro "soggetto" da tenere d'occhio. Anche qui attendiamo con fiducia la seconda puntata.
Appoggio la richiesta di un Anonimo che sollecitava interviste a scrittori e mi permetto di suggerirne uno al volo: Andrea Camilleri. Ascoltare una conversazione tra voi due su un argomento qualsiasi, ad esempio Simenon, penso sarebbe delizioso.
Chiudo il mio commento con un'ulteriore richiesta, questa volta probabilmente da girare a Lorenzo Doretti. Sarebbe molto comodo avere la possibilità di scaricare le telefonate in podcast, in modo da poterle facilmente archiviare. Vimeo è un'ottima piattaforma, ma la praticità del podcast è un'altra cosa.
Grazie di tutto e ancora complimenti.
È stata un'altra bellissima intervista.
Grazie
Giorgio
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