Solito rito del giorno dopo (questa volta sono due giorni dopo!) con la pubblicazione nel Blog della puntata domenicale della mia rubrica sul "Corriere Mercantile".
Approfitto dell'occasione per far presente a tutti quelli che hanno scritto (son ben 9) a proposito del mio ricordo di "Chicco" Pavolini (Savio), che prossimamente risponderò a tutti. In particolare faccio presente a Giulio Fedeli che il vecchio amico Baldo Vallero, per anni una colonna della cinefilia torinese, mi ha scritto proprio l'altro giorno per avere informazioni su un film di Helmut Käutner del 1946, uscito poi nel 1947 nella zona inglese della Germania post-bellica.
Come si dice, il mondo è piccolo.
Faccio anche presente a tutti che dei tre libri che mi hanno ossessionato in questi ultimi tempi, due sono di fatto terminati e consegnati agli editori (ci vorrà qualche piccola correzione ma si tratta di cose secondarie rispetto alla mole complessiva delle opere). Il terzo libro è tuttora "in lavorazione", e mi porterà via ancora molte ore di lavoro.
Tutto sommato dovrei disporre di più tempo libero per dedicarmi meglio al Blog, che negli ultimi mesi ho un po' trascurato.
Molti saluti a tutti.
VISTO CON IL MONOCOLO
I CALCIATORI COSTEGGIANO TUTTA LA NOSTRA VITA
Ancora una puntata di devozione calciofila (chiedo scusa in anticipo a Rosellina). Mi è capitato per caso di vedere un elenco dei 16 migliori marcatori (di reti) di tutti i tempi in serie A. E ho scoperto, a riprova della mia vecchiezza, che li avevo visti giocare tutti (i più anziani sul campo, altri in televisione. A riprova della misteriosa fascinazione che il calcio ha sempre esercitato sul maschio italiano medio (adesso anche su molte donne, giornaliste sportive comprese). Il primo in classifica è Silvio Piola (1913-1996) con 274 reti. Seguito da Francesco Totti (230), da Gunnar Nordhal (225), dal grandissimo “Peppino” Meazza (1910-1979) con 216 reti (meriterebbe un poema lui da solo). Vengono poi Altafini (216), Baggio Roberto (205), Kurt Hamrin (190), Signori (188), Del Piero (idem), Batistuta (184), Di Natale (180), Boniperti (178), Amadei (174), Savoldi (168), Gabetto (167) e Gilardino (165), uno dei pochi ancora in attività ed attualmente al Genoa. Il grandissimo Piola ha avuto una carriera così lunga che ho fatto ancora a tempo, nel primo dopo guerra a vederlo giocare nella Juventus e nel Novara. Le sue lunghe gambe prensili, quel suo stare con le spalle alla porta, la grande forza fisica e al tempo stesso l’estrema furbizia gli consentirono di giocare ad alto livello sino ai 40 anni. Totti è cosa ancora del giorno d’oggi, nota a tutti. Nordhal (ci rivelò l’eccellenza del calcio svedese di allora, insieme a Gren ed a Liedholm) impressionò per la forza fisica e la violenza del tiro, sintomi della buona salute fisica tipica di una giovinezza che non aveva conosciuto la guerra. E poi, via via tutti gli altri, ognuno dei quali è carico di una notevole quantità di ricordi, spesso legati ad un’Italia lontanissima e scomparsa. Da Boniperti che ho visto esordire (ha un anno più di me), straordinario insieme a Sivori ed a John Charles, ad Amadei, morto da pochi giorni (il 24 Novembre). Ricordo la sua voce al Ferraris che pregava i tifosi di fare un’offerta per chi era colpito dall’alluvione del Polésine, che egli ingenuamente pronunciava Polesìne.
Da questi nomi, come da quelli di tanti registi molto amati, sento scaturire buona parte della mia esistenza.
2 commenti:
Sì,l'elenco dei "bomber", dei "goleador" suscita ondate di nostalgia come la carrellata dei migliori film o dei migliori dischi.Si associa ogni nome a un periodo della propria vita,a letture (i ritratti meravigliosi di Peppin Meazza dalla penna di Gioànn Brera),a fotografie (la muscolatura ipetrofica del "pompierone" Nordhal)a gesti (il violino di Gilardino dopo ogni gol,l'esultanza contenuta di Di Natale,l'ormai pacato gioire di Totti col dito in bocca).Non è nel club,ma meriterebbe di esserci anche Pippo Inzaghi,l'equivalente calcistico di Pietro Mennea : l'applicazione da fachiro agli allenamenti,la dieta stereotipata,un fisico "normale" ma una vocazione sportiva assoluta.
Grazie per le scuse :la mia ignoranza calcistica è grande! Comunque leggo volentieri i tuoi articoli anche quando parlano di calcio....
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