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4 marzo 2013

A DOMANDA RISPONDE

Rispondo qui ai post giunti (27/02/2013) dopo la pubblicazione del mio brano d’attualità su Coluche e Grillo. Giusto il rilievo di Rear Window che cita il film di Dino Risi “Scemo di guerra” (1985) in cui Coluche e Grillo apparivano insieme (c’erano anche Fabio Testi, Claudio Bisio, forse meno noto di adesso, e il grande Bernard Blier). Volevo menzionarlo, perché era un riferimento obbligato, e poi mi è passato di mente. Mi dispiace, perché negli ultimi anni Dino e io eravamo diventati amici e ogni tanto lo chiamavo al telefono nel suo Residence romano (con quella sua voce molto simile a quella di Gianni Agnelli mi diceva: “Chiamami chiamami, perché mi diverti”). 
Ringrazio Bollicine per i due siti internet che mi ha segnalato (uno è quello “Le point”, una rivista francese di cui sono stato lettore per anni). Ed anche per la segnalazione del film “L’uomo dell’anno” (2006) di Barry Levinson con Robin Williams e Cristopher Walken centrato su un comico TV che si fa iscrivere alla campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti e viene eletto (a causa di un cattivo funzionamento del sistema informativo). Levinson è un regista curioso (nato nel 1942) di cui non ci si ricorda quasi mai e che pure ha diretto molti film interessanti a cominciare da quello di esordio “A cena con gli amici” (1982), “Il migliore” (1984), “Good Morning, Vietnam” (1987), “Rain Man- L’uomo della pioggia”(1988), via via sino al curioso “Disastro a Hollywood” (2008).
Soliti ringraziamenti anche a Rosellina, a PuroNanoVergine (proiezione di “Scemo di guerra” giovedì 7 marzo alle 12.20 su RaiMovie) e un certo imbarazzo a Filippo M. che intravede in me un ideale Presidente della Repubblica. A parte ogni considerazione sulla mia sostanziale pochezza, resta viva la imbarazzante possibilità di dover ricevere a casa mia sia Grillo che Casaleggio (Grillo conosce la zona perché il piccolo teatrino, “L’Instabile” dove l’aveva scoperto Pippo Baudo, era a poche centinaia di metri da casa mia. Ma desso è ormai chiuso). Forse è meglio che ne faccia a meno, anche perchè il Quirinale è più spazioso…

Per quel che riguarda invece i post del 26 febbraio concernenti la telefonata ad Arrigo Polillo, soliti e doverosi ringraziamenti ai tre Anonimi (uno è anche Enrico C.) a Rosellina, a Claudio Costa della Ronin Film Production, a Giorgio ed una risposta più circostanziata a SG che si compiace del ritorno di Vincenzoni (conto anche io di utilizzare ancora Luciano), mi incita a tener d’occhio Polillo (cosa che farò senz’altro) ed a intervistare Camilleri (vedrò cosa posso fare). Ho girato la sua richiesta tecnica (“scaricare le telefonate in podcast”) a Lorenzo Doretti che sta riflettendo se ed eventualmente come convenga operare la riguardo. Per il vecchio amico Lorenzo Pellizzari un abbraccio forte.

Infine i post del 25 febbraio che riguardano la mia nota su Amazon sono di tenore diverso, ma tutti ugualmente interessanti. Soliti ringraziamenti a Rosellina, a PuroNanoVergine (informatissimo ma un po’ pessimista) e ad Enrico, ricchissimo di esperienza in materia.



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