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25 febbraio 2014

DOVEROSA CITAZIONE DI DUE DIZIONARI DEI FILM: IL “MORANDINI 2014”, E “IL MEREGHETTI 2014”.

Si tratta di un ausilio quasi indispensabile per il professionista, l'appassionato e per lo spettatore che voglia semplicemente controllare un dato o un titolo rapportati alla programmazione televisiva.

Una volta all’ anno mi capita un avvenimento fortunato. E ogni due o tre anni un altro avvenimento doppiamente fortunato. Cioè l’apparizione di una nuova edizione del Dizionario Cinematografico di Morando Morandini. Il suo titolo, per l’esattezza, è “Il Morandini”, diventato ormai una equivalente definizione di un dizionario cinematografico. Infatti è uscito proprio adesso- mi è stato fatto pervenire con la consueta efficienza dalla dottoressa Lisci dell’Ufficio stampa della Zanichelli il “Morandini 2014”- come sempre a cura di Laura, Luisa e Morando (Laura è la moglie di Morando e la mamma di Luisa: il dizionario nasce dallo schedario che essa aveva accumulato ai suoi tempi e dopo la sua scomparsa il marito e le figlie, compresa Lia, lo ricordano così, oltre che con un annuale festival cinematografico, appunto il “Laura Film Festival”, che si svolge in estate nel paese di nascita di lei, Levanto, in provincia di La Spezia). L’altro avvenimento doppiamente fortunato a cui faccio riferimento prima, è l’apparizione di un altro grande Dizionario e cioè “Il Mereghetti” del 2014, che usciva prima ogni due anni ed ora ogni tre, che per questo è più corposo: due volumi per i film propriamente detti e uno per gli indici. Segnalo queste uscite con qualche mese di ritardo (spero di essere perdonato). Entrambe le edizioni sono state stampate nell’ottobre scorso, e quindi posso parlarne senza apparire troppo fuori tempo. Come dicevo prima nei confronti di entrambi gli autori credo di poter vantare un’ampia dote di consapevolezza critica, che implica, al tempo stesso, come ho detto prima, un profondo legame di amicizia. Da molti anni Paolo Mereghetti gode di tutta la mia fiducia, umana e professionale. D’altro canto a Morando Morandini sono legato da un antico rapporto di profonda e amichevole reciproca fiducia, che risale ai primi anni ’60, e quindi è più di mezzo secolo fa. Di sua moglie ho già detto, spero con una intensità che rievochi sia l’affetto che la stima per il lungo lavoro di schedatura che ha costituito la base di partenza del dizionario di famiglia. E in quanto alle due “bambine Morandini”, posso dire di averle conosciute quando entrambe frequentavano ancora la scuola elementare. Ad ogni mostra di Venezia le vedevo nel piccolo, periferico Hotel Sorriso del Lido, insieme ai loro coetanei, fra cui Giovanni Kezich, figlio di Tullio, e Oscar Cosulich, figlio di Callisto. Ora Lia, che abita da anni a Roma, è una notissima costumista di cinema, mentre Luisa, che ho già citato, è una delle principali collaboratrici di suo padre nella “confezione” del vocabolario. 
Io appartengo ad una generazione di cinefili professionisti che per anni si sono alimentati con i dizionari del cinema di autori tutti stranieri, dopo il fondamentale Filmlexicon di Pasinetti, e cioè Sadoul, Halliwell, Maltin, Lourcelles, Tulard, eccetera. Ma ormai dal molto tempo il loro posto è stato preso da due italiani: Paolo Mereghetti, ogni due anni, e appunto Morando Morandini ogni anno. Entrambi sono vecchi amici, per cui consultando i loro testi rendo anche concreto ogni volta un rapporto d’affetto. Che coesiste, diciamo la verità, con un riflesso egoistico, vista la qualità delle opere. Guardiamo ai dati: il Morandini di questo anno comprende 25.000 film usciti sul mercato italiano dal 1902 all’estate del 2013. Più esattamente i 25.000 film sono quelli citati nell’edizioni on-line e in DVD (il DVD è allegato ad ogni volume) mentre l’edizione su carta fornisce la trama di circa 20.000 titoli. Il motivo sostanziale di interesse è rappresentato dal fatto che per ogni film  vengono forniti alcuni dati essenziali, un conciso riassunto della trama, un giudizio di merito non di rado molto elegante, oltre che, attraverso stellette e palline, un riassunto del successo di critica e di pubblico. E naturalmente i dati favorevoli non si esauriscono in queste cifre. Complessivamente si tratta di 2048 pagine, il testo contiene, come sempre, schede monografiche su cicli e serie, elenchi di cortometraggi  segnalati in vari festival, elenchi di serie tv di particolare interesse ed, oltre i soliti elenchi per titoli, attori e registi, ve ne è anche uno, come è tradizione del Morandini, di autori letterari e teatrali dalle cui opere sono tratti dei film (è una utilissima curiosità dell’opera). Come risulta evidente da questi dati si tratta di un lavoro collettivo di grande impegno e di grande risonanza. Naturalmente non è detto che si debba essere d’accordo con tutti i giudizi contenuti nel Dizionario (il quale, come tutte le opere consimili, è frutto dell’apporto di occhi e mani diverse, ovviamente coordinate sotto la direzione degli Autori, e quindi di opinioni variamente articolate). Ma, ripeto, si tratta nel complesso di un libro di prezioso e raffinato impegno che, di fatto, ha reso inutile il ricorso a fonti straniere, un tempo quasi inevitabili per lo specialista e l’appassionato. Vorrei precisare che il prezzo complessivo del libro più Dvd-Rom è di euro 37,60. E’ difficile pensare che acquistarlo non rappresenti un buon investimento.
Altrettanto dicasi del Mereghetti, che uscendo ogni due o tre anni è ovviamente più corposo. Gli indici fondamentali sono eguali in entrambi i testi, con la differenza che nel Morandini non c’è più elenco dei titoli originali che è presente invece nel Mereghetti, ma in compenso c’è il (raro) elenco degli “Autori letterari e teatrali”. Entrambi i Dizionari contengono, seppure con diversa elencazione globale, voci riguardanti i personaggi “seriali”. Ad esempio nel Mereghetti sono 56 le voci tematiche dalla “A” di “Agente 007” alla “Z” di “Zorro”. Altrettanto numerose sono le voci “biografiche” citate dal Morandini. Diverse sono spesso le voci minori. Ad esempio nel Morandini cita i “principali siti internet dedicati al cinema”, e via dicendo. Entrambi i Dizionari sono frutto di un ampio lavoro collettivo, ma mentre il Morandini cita in massa i “co-autori”(divisi in Collaboratori, Rilettura, Corti a cura di, Serie Tv a cura di, Redazione, Correzione Bozze, Copertina, Elaborazione automatica dei testi, Progetto grafico, Composizione, Software di consultazione, Immagini a cura di, Edizione on line, Coordinamento della stampa e confezione). Troppi perché io possa ricopiarli qui. Il Mereghetti si limita invece a citare un numero ristretto di collaboratori (presumo principali) che sono: Alberto Pezzotta, Filippo Mazzarella, Roberto Curti, Alessandro Stellino, Pier Maria Bocchi, Carlo Alberto Amadei e Elena Martelli Gracis.
E’ stato per me un piacere ripercorrere con voi le comuni strade cinematografiche di due vecchi amici (a completamento dei dati specifici forniti per il Morandini ricordo che i tre volumi del Mereghetti, riuniti in un cofanetto, costano complessivamente 49,90 euro).

4 commenti:

Rosellina Mariani ha detto...

Sono affezionata al Dizionario di Morando Morandini che consulto con piacere ogni volta che ho bisogno di una delucidazione . Non posso farne a meno, è lì nella mia libreria : pronto a risolvere ogni mio dubbio di appassionata di cinema! Sicuramente il Mereghetti è altrettanto prezioso, ma sono anni ormai che sono abituata al Morandini!Grazie

Enrico ha detto...

Inizialmente acquistavo sia il Morandini che il Mereghetti,poi,per motivi di spazio (ohibò) solo il Morandini. Mi piace sfogliare la prima edizione,vecchia ormai di un 35 anni, di un altro dizionario inizialmente uscito in edicola a fascicoli da rilegare,ricchissimo di fotografie e locandine,una gioia per gli occhi : il Farinotti.Sul computer ho salvato "Cinema del silenzio" e l'edizione in rete di "Film TV",più severo il primo,più "à la page" il secondo.A volte incrociando i giudizi di questi ultimi due col Morandini vi sono delle nette divergenze di opinione come è giusto sia.Poi il film mi arrischio a guardarlo lo stesso. A miei 58 anni devo dire che ai titoli di coda mi trovo abitualmente in sintonia col parere del Morandini e a volte molto lontano da quello di "Film TV"

Unknown ha detto...

"Il Morandini" (ho l' edizione 2005 e 2012) credo sia in assoluto l' albo che ho sfogliato e letto più volte nella mia vita. Conosco ormai a memoria intere schede. Mi ha condizionato moltissimo nei miei approcci al cinema, il che reputo sia una cosa ovviamente non sempre positiva.
Stimo Mereghetti come persona, ma spesso mi trovo in disaccordo sulle schede. Consulto i suoi volumi per lo più in biblioteca. Ho anche un Farinotti : è un critico secondo me molto sui generis , apprezzabile per la sincerità , ma ,senza offesa, mi sembra che spesso sfiori il ridicolo involontario.

Anonimo ha detto...

La dice lunga...

http://www.linkiesta.it/blogs/jusquicitoutvabien/ma-mereghetti-conosce-tolkien