Il “mattatore” sullo schermo
IL MATTATORE (Italia) - Bianco e nero del 1959 –
Regia: Dino Risi – Interpreti: Vittorio Gassman,
Anna Maria Ferrero, Peppino De Filippo, Dorian Gray,
Luigi Pavese, Alberto Bonucci. (7 - ***)
Lo spazio ci manca per intrattenerci a lungo su questo film. Ricordiamo solo che, con l’omonima rubrica televisiva di Gassman, ha in comune solo la fertilità dei travestimenti in cui l’attore si esibisce.
Nelle vesti d’un guitto immiserito, che mette a frutto le sue capacità istrioniche per compiere una fruttuosa e brillante carriera di truffatore, Gassman ci ripropone qui tutte le sue doti, le più facili, forse, ma le più straordinariamente comunicative di parodista, quel suo gusto d’attore intelligente per certe deformazioni ironiche di un personaggio, che gli si può rimproverare, tutt’al più, di lasciar scadere con eccessiva facilità, verso macchiette di breve respiro. Se il film (nato da un’idea di Sergio Pugliese, da un racconto di Age e Scarpelli e, finalmente, da una sceneggiatura, di Continenza, Scola e Maccari) conservasse sempre il ritmo di alcuni momenti (si pensi alla truffa al Ministero, con Gassman claudicante e generalizzio) gli avremmo volentieri rilasciato in pagella un 8 o un 9, per mettere in luce, se non altro, le sue doti di lodevole motivazione farsesca, che lo differenziano la tritume abituale del cosiddetto cinema comico italiano. Così com’è resta gradevole ma futile e minore; il “journal d’un tricheur” di un fregoli casalingo e vagamente televisivo.
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