Molti saluti a tutti.
VISTO CON IL MONOCOLO
Sono fra i molti italiani che hanno seguito in televisione la proclamazione del verdetto della Corte di Cassazione nei confronti di Berlusconi (non dispongo ancora dei dati dell’Auditel ma penso che fossimo numerosi). Scrivo queste note al venerdì e perciò non so come si presenterà la situazione alla domenica. Ma mi è tornata, quasi con violenza, nella memoria l’unico mio (lungo) incontro con Berlusconi. Avvenne nel 1983 (il suo ingresso in politica era ancora lontano) quando il tragico arresto di Enzo Tortora-un amico che non sono stato capace di difendere come meritava- con la subitanea scomparsa di “Portobello”aveva aperto un vuoto pericoloso nel palinsesto di Rai Due. Per sostituirlo il direttore Pio De Berti mi incaricò di inventare un ciclo televisivo di film di prima serata che in qualche modo riguardavano la psicanalisi, da rilegare con dibattiti ad opera di letterati e, soprattutto, di psicanalisti (i più famosi psicanalisti italiani per anni mi hanno salutato affettuosamente pensando che io fossi un cultore della materia, mentre in realtà non ne sapevo e non ne so niente). Inventai il titolo “La camera dell’inconscio” e decisi di realizzare la trasmissione in diretta a Milano (altrimenti le seccature d’ufficio mi avrebbero seguito anche sul set). E vi andai al sabato per molte settimane di seguito. Un giorno a Roma suonò il telefono di casa e mia moglie mi disse inaspettatamente: “è per te, è Berlusconi”(che era allora il leone rampante della televisione privata e l’avversario fisiologico della Rai sui mercati internazionali ma io non l’avevo mai visto). Voleva parlarmi, io gli risposi che andavo a Milano ogni settimana e fissammo un appuntamento (mi ricordo, negli uffici della Villa di via Rovani). Arrivai puntuale, mi ricevette subito e, se ricordo bene, mi fece parlare per circa due ore. Evidentemente voleva accertare se era il caso di assumermi (probabilmente non avrei accettato). Non mi ricordo che cosa ci siamo detti, credo di averlo irritato fumando, e alla fine mi salutò dicendomi che si sarebbe fatto vivo, e sapevamo entrambi che non era vero. Non l’ho mai più visto ma ho sempre seguito, devo dire con simpatia, la sua carriera. Sono un essere umano.
3 commenti:
Preferisco i termini "esterrefatta" e "incredula"!
Grazie
Il tempo dirà se Silvio Berlusconi sia il principale responsabile dell'evidente degrado di questo paese.Se penso che abbiamo alla ribalta un ottantottenne presidente perplesso,una Pitonessa invasata (strano che nessuno abbia colto la similitudine con la Pizia),un cabarettista inferocito seguito come un'ombra da un discutibile guru informatico,un pallido e molle individuo che invoca la guerra civile...e il coro greco che chiede la grazia.Errori marchiani in politica internazionale,miserie culturali...e intanto un laureato in lettere e filosofia che propugna cure mirabolanti con le cellule staminali,a completare il poker dopo il siero di Bonifacio,la cura Di Bella,il veleno di scorpione da Cuba.E' il momento più difficile e penoso di questo paese.Credo che all'estero siano esterrefatti.
Dell'articolo mi ha colpito in particolare il riferimento al ciclo di film su RAI2 in prima serata (prima serata!) legati alla psicanalisi.
Nella RAI odierna (che ha inseguito, verso il peggio, le tv dell'ex Cavaliere) sarebbe fantascienza pura.
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