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20 febbraio 2008

La posta di D.O.C. Holliday (4.a. puntata)

- LA POSTA DI D.O.C. HOLLIDAY -

A TUTTI. Si è già stabilita una sorta di tacita regola. Appena esce un numero della rivista, cominciano ad arrivare lettere per questa rubrica. E' l'effetto trascinamento, una regola quasi automatica, e del resto estremamente logica: la parola crea parola, la stampa crea stampa, la parola crea stampa, e via intrecciando secondo un viluppo che esiste sin dai tempi di Gutenberg, e forse anche prima. Come vanno le cose? Vi piacciono i film di Venezia? Mentre scrivo queste righe si affacciano compattamente nei cinema, ma forse quando le leggerete saranno già un poco lontani e svaniti nella memoria: del resto, non ne conosco la ragione, i film visti in un festival sono diversi se li rivedete in città, in un cinema normale. Non solo perché, se non sono italiani, li avete visti allora in copia originale ed ora li rivedete in copia doppiata. Ma perché tutto, non soltanto intorno a voi ma anche dentro di voi, è diverso: vi manca forse la tensione che si prova in una Mostra, forse anche la severità stanca e incontentabile che vi si avverte dopo giorni e giorni di film senza interruzioni, e il senso un poco adolescenziale di "camaraderie" che vi unisce agli altri spettatori (spesso li conoscete da decenni ma li ritrovate solo lì, come capita ai pranzi con i compagni di liceo). Sarà tutto questo insieme, o ancora altro. Ma sovente è come vedere due film diversi, ed ogni volta si prova un piacere diverso…. (a pensarci bene è il dispiacere ad essere invece sempre lo stesso). Ma basta con la bassa letteratura. Subito alle lettere vere:

"(….)approfitto per farle una domanda che riguarda Rodolfo Valentino. Un mio collega in pensione che dice di sapere tutto di cinema, sostiene che il vero nome di "Rudy" era Rodolfo Dantonguolla e non Rodolfo Guglielmi come io ho letto tante volte. Chi ha ragione? Io quel nome non l'ho mai sentito….E lei? La ringrazio in anticipo e ancora tanti complimenti.

Con perfetta stima. ENRICHETTA GRASSI, via Bertola, Genova.

Mi scuso innanzitutto per l'enorme ritardo con cui rispondo alla sua lettera (ho tagliato, come vedrà, complimentii che mi son parsi eccessivi, e che in più si riferivano alla rubrica "Forte Fortissima" ormai lontana nel tempo. In TV tutto ciò che risale alla settimana prima è già vecchio….). Per quel che riguarda Rodolfo Valentino le dirò che non ho completamente le idee chiare. Le fonti italiane in genere non accettano altri nomi che non siano quelli consacrati: e cioè Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi detto Valentino: Le fonti americane, anche non specialistiche ma serie come l'Encyclopaedia Britannica, accettano invece la teoria di cui lei fa cenno. E cioè che l'attore si chiamasse, in realtà, Guglielmi di Valentina d'Antonguolla, accreditandogli addirittura un predicato nobiliare, che però mi sembra difficile da difendere.La stessa dizione, per fare un esempio più attuale, lei la ritrova anche in Internet, consultando l'utilissimo programma "Internet Movie Data Base", che riporta i dati di circa 150.000 film, e credo uno o due milioni di informazioni incrociate. Ma che è di esplicita origine anglofona. Qualche anno fa ho presieduto a Taranto una tavola rotonda sull'attore,ed. oltre ad ascoltare molti interessanti interventi, per prepararmi ho consultato quasi tutte le biografie che si ritrovano in commercio. E non mi pare di avere trovato nessuna tesi incontrovertibile al riguardo.

Le dirò che riletta ora la sua lettera, nell'accingermi a risponderle la mia prima reazione - frutto di decenni di dimestichezza e di vecchissime abitudini- è stata istintivamente di pensare:"Bisogna che telefoni a Roberto". E poi mi sono ricordato che Roberto Chiti non c'è più e che è scomparso subitamente quest'estate. Nessuno di noi vecchi amici si è veramente abituato all'idea

Genova, 12 ottobre - Finalmente è risuscitato "Film Doc"! Perché così tanto silenzio? Molto bella l'intervista a Morandini e (il pezzo su) "Viale del tramonto". Bene anche la rubrica delle colonne sonore. Parlerete anche di Tiomkin? Pensateci. Grazie. Complimenti e saluti (..?..) Musica! - FRANCO NASCIMBENI

Per mancanza di spazio sarò stringatissimo.Gli articoli che le sono piaciuti sono, rispettivamente di Filippo Casaccia, Massimo Marchelli e Giorgio Di Liberto, e meritano veramente i suoi elogi. Penso che in futuro, Di Liberto parlerà anche Tiomkin. Per quel che riguarda i tempi di pubblicazione di "Film D.O.C." essi sono "governati" dai programmi dei cine-club. Quando, d'estate, i cineclub sono chiusi, chiude anche la rivista. Come vede, nulla di misterioso.


(Da "La posta di D.O.C. Holliday", "Film D.O.C.", anno 6, n. 29, Nov.-Dic. 1998)

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