Blog - Crediti


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16 giugno 2008

I NOSTRI MARITI

LE PRIME DELLO SCHERMO

AUGUSTUS

I NOSTRI MARITI - Italia –
Bianco e nero - Anno: 1966

Foto
: Roberto Gerardi, Carlo Carlini,
Maberto Gerardi, Mario Scarpelli –
Mus.:
Armando Trovajoli, Piero Piccioni –
Mont.: Adriana Benedetti, Roberto Cinquini, Renato Cinquini -
Prod.ne: Gianni Hecht Lucari per Documento Film –
Distr.ne
: Euro International – Vietato ai minori di 14 anni

Si tratta di un filmetto in tre episodi all’italiana; frutto lievemente fuori tempo e stagione di un fugace momento di favore presso il grosso pubblico delle antologie “piccanti” ormai largamente sovrastate dal successo dei film di spionaggio e dei “capelloni” casalinghi, anch’essi in via di estinzione. Ecco rapidissimamente i tre episodi:

Un matrimonio difficile Regia: Luigi Filippo D’Amico – Scenario: Rodolfo Sonego – Interpreti: Alberto Sordi, Nicoletta Machiavelli, Alessandro Tutolo, Claudio Gora, ecc.


Al ritorno dal viaggio di nozze, un impiegato romano comincia ad accorgersi che la moglie diventa sempre più sfuggente ed estranea. Dalla agitazione perde il posto, si riduce ai lavori casalinghi, mentre la moglie lavora e guadagna- irresistibilmente, la donna completa la sua trasformazione psichica e fisica e, acconciamente operata, diventa uomo. Il marito è costretto ad aspettarla quando esce dalla caserma dove “essa” compie il servizio militare. È, se possibile, il peggiore episodio dei tre, di una rozzezza solo eguagliata dalla rudimentale regia e dalla palese svogliatezza di sordi.

Il complesso di AngelottoRegia: Luigi Zampa – Scenario: Mario Monicelli, Age e Scarpelli da “L’eredità” di Guy Maupassant – Interpreti: Jean-Claude Brialy, Michele Mercier, Lando Buzzanca, Akim Tamiroff.

Uno scaltro ragioniere lombardo sposa la bella figlia del capo-usciere della Banca Cattolica ove lavora e non riesce ad avere un figlio, malgrado sia questa una condizione per ereditare da una zia bigotta e ricchissima. Suocero e moglie utilizzano abilmente un collega del ragioniere per compiere l’opera che questi non ha portato a termine; e, una volta riuscitoci, i tre lo scaricano bellamente, con la coscienza tranquilla. Una pallida ombra maupassantiana scivola a tratti sulle immagini pigre del racconto, appena appena sufficiente e – naturalmente – volgaruccio.

Nei secoli fedeleRegia: Dino Risi – Scenario: Age, Scarpelli – Interpreti: Ugo Tognazzi, Liana Orfei, Giulio Rinaldi, ecc.

Un pregiudicato latitante e gelosissimo, detto “Tantumergo”, è pescato dai carabinieri che inviano l’appuntato Umberto Codegato, gran seduttore, a far la corte alla bella moglie del fuggiasco. I vicini informano quest’ultimo che arriva fremente, e viene arrestato. Se ne va felice di non essere tradito; particolare a cui Codegato e la bella moglie popolana porranno prontamente rimedio. La novelletta ha il sapore e il respiro di una barzelletta ma, almeno, un minimo di scorrevolezza professionale, pur entro limiti complessivi modestissimi di tutto il film. Tutto qui.

c.g.f. (“Corriere Mercantile”, 01/10/1966)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e