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20 luglio 2010

LA POSTA DI DOC HOLLIDAY (11)

Ho ricevuto a casa ( e non via Agis) una lettera stranissima che trascrivo nella sua interezza ed a cui rispondo senza aver capito bene se è stata scritta per scherzo o seriamente ma soprattutto perché è stata scritta :

Sono un ex studente di cinema e televisione (studiavo alla S.C.T.N.).Ero presente al Festival di Vicenza. La leggo sull”Illustrato” della Regione Liguria che riceve un mio collega di Levanto. Mi è stato riferito di un’ aggressione da Lei subita nottetempo a Vicenza, insieme al signor Folco Quilici e ad un alto dirigente RAI, da parte di un energumeno che voleva colpire il signor Quilici come responsabile dei pessimi film selezionati per il Festival e il dirigente RAI per i pessimi programmi di RAI SAT.
E Lei, l’aggressore di quale peccato l’accusava? Le sarei grato se potesse farmi avere delucidazioni sulla Rivista dove Lei scrive, ed è professionalmente obbligato a non mentire. Grazie e cordialità, il suo da sempre lettore e spettatore.
ADRIANO RENZETTI, Località Vigne Nuove, Furbara, Roma.


Lì per lì ho pensato appunto ad uno scherzo (per più di un motivo, a cominciar dal nome Furbara, che invece esiste veramente ed indica un paesino vicino a Cerveteri). Non so cosa sia “L’illustrato” della Regione Liguria - forse “Film D.O.C.”, che però ha un nome facilmente individuabile - ignoro cosa significhino le sigle S.C.T.N., cerco professionalmente, senza essere obbligato, di non mentire scrivendo. Quel che posso fare è confermare che una sera a Vicenza, dopo mezzanotte (ero membro della Giuria di Videopolis) ritornando in albergo insieme ad un altro giurato, Franco Scaglia, vicepresidente di Raisat, a sua madre ed a Quilici, che della Giuria era presidente, venimmo avvicinati in modo minaccioso da un omone totalmente ebbro che diceva di essere appena uscito di prigione e di esigeva 10 euro per una pizza (non so se il prezzo fosse equo, ma sembra proprio che con l’arrivo dell’euro tutto sia rincarato). La cosa rimase famosa tra noi perché Scaglia che stava parlando al cellulare (parlava sempre al cellulare) si limitò a respingere l’ubriaco con la mano sinistra continuando con l’altra ad impugnare il telefonino. La cosa durò alcuni minuti, io tenevo che finisse male (l’individuo era sempre più arrabbiato) mentre invece ad un certo punto, scoraggiato dalla aperta indifferenza di Scaglia – che deve essere coraggioso e distratto in eguale misura – si è accanito su di me, ed io, perché avevo vicino la signora Scaglia ma anche perché un po’ di paura la provavo veramente, ho finito col dargli i dieci euro, mentre Scaglia proseguiva il suo monologo telefonico e Folco, abituato ai pericoli dei 7 mari , mi camminava a fianco tranquillissimo e divertito dal coraggio distratto di Scaglia. Tutto qui, nessun attacco per motivi professionali (il Presidente della Giuria in ogni caso non sceglie lui i film concorrenti e onestamente credo che molti dei programmi di Raisat – film “classici” sottotitolati, fiction e varietà d’acquisto siano fra quelli più interessanti trasmessi dalla Rai nel suo complesso. E basta con Vicenza, spero.
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Da tempo ho preannunciato una risposta alla signora GIUSEPPINA MANCUSO che mi ha inviato in lettura (in CD Rom) un suo romanzo di avventure fantascientifiche intitolato “Intrighi stellari”. Diciamo che la signora dimostra una certa inventiva all’interno di un complicatissimo meccanismo che, fra viaggi spaziali, ribellioni di lontane colonie galattiche e germi mortali coltivati dalle Forze Armate, riecheggia molti degli stilemi della “Science Fiction” anni ’50. Quella che, appunto mezzo secolo fa, fummo in tanti a seguire e ad amare grazie alle puntate periodiche di “Urania”, ricche di classici d’epoca. Diciamo che mezzo secolo è trascorso e che forse un minimo di cambiamenti sarebbe necessario.

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NICOLA MONTALDO di Genova_Sestri mi inviò gli auguri (grazie con ritardo) e mi chiese chi fosse il doppiatore di Richard Gere. Rispondo dopo aver consultato Tiziana Boarino di “Voci nell’ombra” che ha appena scritto un articolo sull’argomento. E in internet i web dei due attori. Diciamo che due voci hanno doppiato buon a parte dei film di Gere da un po’ di anni a questa parte. E cioè il mio amico Michele Gammino nel film forse più noto di tutti, “Pretty Woman” (1990) e poi in “Analisi finale” (1992),”Mr. Jones” (1993), “Il primo cavaliere” (1995), eccetera. E infine l’altra voce in cui riconosciamo Gere, ovvero un altro ottimo doppiatore, Mario Cordova che lo ha doppiato in “Affari sporchi” (1990) e poi nei film più recenti: “Sommersby” (1993), “Schegge di paura” (1996), “The Jackal” (1997), “L’angolo rosso” (1998), “Autumn in New York” (2000), il recentissimo “Amore infedele –Unfaithful”.
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Anche MARIO di NERVI, ormai un vecchio amico di questa rubrica, mi ha mandato gli auguri (che ricambio di cuore, anche se con apparente ritardo, ma non siamo un quotidiano !) e m io chiede due cose. Da un larto se io abbia “mai pensato di pubblicare in volume le recensioni cinematografiche apparse nel CORRIERE MERCANTILE negli anni ’60 e ’70 (…) sarebbe una occasione per far conoscere ai cinefili di adesso tale ghiotto materiale coin i voti che corredavano ogni film”. D’altro canto Mario ha rilevato che “CIAK”, “FILM TV” e “SEGNO CINEMA” pubblicano tabelline con i voti dati dai singoli critici e non si spiega l’estremo divario che a volte si verifica (Uno dà al film il punteggio massimo e l’altro il punteggio minimo). Infine Mario ci fa i complimenti che io giro a tutti i membri del Gruppo Ligure Critici Cinematografici, per la tabelline che ogni primo lunedì del mese la “Gazzetta del lunedì” pubblica con grande risalto tipografico in occasione dell’ ormai abituale appuntamento della “Stanza del Cinema” a Palazzo Ducale.
Rispondo brevemente: per quel che riguarda le recensioni da ripubblicare ci sto pensando seriamente da qualche tempo, ormai in preda a sconfinata vanità senile. Chiossà se ci riuscirò ? Va detto che più di vent’anni fa il mio caro amico Manlio Fantini fece uscire a Genova un libro intitolato “Le camere di Lafayette” in cui pubblicai materiale. Riguardante soprattutto il cinema francese e quello americano, apparso sopprautto su riviste. Vedrò quel che posso fare.
Per quel che riguarda le diparità di opinione fra critici, va detto che esse rispecchiano le profonde disparità, spesso gli insormontabili punti di vista contrastanti, che esisno fra di loro così come fra tanti esseri umani in fatti di mille argometi diversi, dallo sport alla politica.
Guai se non ci fossero.

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Mi accorgo che, come al solito, ho bruciato tutto lo spazio e non ho risposto a tutti (adesso le lettere arrivano !!). Rimando alla prossima puntata ASSUNTA BOIDO, che tira in ballo le differenze di opinioni dei critici e ricorda che di “Femme fatale” è stato parlato bene alla Stanza del Cinema, LUCIANA POZZO che si lamenta della scarsa comprensibilità di molti film odierni e SILVIO JOMIERI (???) che, poverino, è quello che aspetta da più tempo (colpa mia) e chiede una opinione su “Guerre stellari”. Calma e gesso, l’ora si avvicina.
(Pubblicato sul n° 52 Marzo-Aprile 2003 p. 18)

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