Blog - Crediti


L'audio e i video © del Blog sono realizzati, curati e perfezionati da Lorenzo Doretti, che ha anche progettato l'intera collocazione.
L'aggiornamento è stato curato puntualmente in passato da diverse collaboratrici ed attualmente, con la stessa puntualità e competenza, se ne occupano Laura M. Sparacello ed Elisa Sori.

10 marzo 2012

MIEI RILIEVI (MANIACALI) SULLA FALLITA OPERAZIONE BRITANNICA PER LIBERARE GLI OSTAGGI

Le notizie apparse sui giornali - e in particolare l'articolo di Massimo A. Alberizzi nel Corriere della Sera del 10/03/2012 -  circa la fallita operazione prevalentemente britannica per liberare i due ostaggi trattenuti in Nigeria, hanno stimolato in modo pericoloso le mie curiosità para-belliche riguardanti corpi e specialità militari. Non ho potuto trattenermi dall’ inviare alla Segreteria di Redazione del Corriere della Sera l’ e-mail indirizzata allo stesso Alberizzi,  riprodotta qui sotto (ho trovato buffo che l’uso dei reparti speciali della marina sia stato anche determinato dal fatto che essendo imbarcati su una portaerei erano quasi sul posto. Il che fa pensare che si volesse invocare una diminuzione delle spese generali …). Mi dispiace di aver dimenticato nel testo di citare il motto dello Special Boat Service “By strength and guile” che si potrebbe tradurre “Con la forza e con l’inganno” (o, se preferite,  “con l’ astuzia”).
Pubblico la lettera per farvi capire quanto possano essere tormentose le mie ossessioni collaterali …


Egregio Collega,
mi riferisco al suo articolo apparso a pagina 5 del “Corriere della Sera” di sabato 10 marzo 2012. Vi si parla di “Teste di cuoio britanniche, unità della Special Boat Service della Royal Navy”, il che è esatto (lo S.B.S. è pressappoco l’equivalente del nostro Comsubin). Ma la giustificazione dell’uso di quel reparto speciale britannico è che era “imbarcato su una portaerei di Sua Maestà che da tempo incrocia nel Golfo di Guinea (…) con il compito di combattere la pirateria, florida in quel braccio di mare”. La giustificazione mi pare curiosa. Parliamo di un reparto che esiste in funzione della sua specialità “navale”, anche se articolato in quattro squadroni, due per operazioni generali, anche terrestri, e due più specificamente di tipo nautico. Evidentemente si deve essere sviluppato un rapporto di forte competizione con il reparto prevalentemente concentrato sulle operazioni terrestri e cioè il cosiddetto S.A.S. (Special Air Service), nome puramente convenzionale perché non c’entra niente con l’ aviazione (fu costituito durante l’ ultima guerra per compiere colpi di mano in Libia contro le nostre truppe e quelle tedesche). Il S.A.S. è unanimemente considerato il miglior reparto per operazioni speciali, soprattutto terrestri, esistente al mondo ed è di fatto diventato una sorta di pietra di paragone per i reparti equivalenti delle altre nazioni. Sia detto incidentalmente non mi piace utilizzare l’ espressione “teste di cuoio”, nata per indicare i reparti speciali della polizia di frontiera tedesca, lo GSG 9 (Grenzschutzgruppe 9) e forse anche il KSK (Kommando Spezialkräfte) che dipende dall’ esercito. Ma mi pare di capire che l’ attività concorrenziale dell’ S.B.S. sul fronte terrestre sia sempre più estesa: nel novembre 2001 aiuta a sedare una rivolta in una prigione afgana. Nel 2003 ingaggia scontri casa per casa contro dei ribelli iracheni. Nel 2007 elementi dell’ S.B.S. e dello S.F.S.G. (Special Forces Support Group, terzo e più recente reparto speciale britannico) uccidono un leader talebano. Altrettanto accade nel 2008 con due esponenti talebani uccisi nel pieno deserto. Se ne deduce un’ evidente intenzione concorrenziale e probabilmente anche un’ esplicita forma di lotta fra specialità affini, ma l’una dell’ esercito e l’ altra della marina, tipiche di tante forze armate al mondo ( ad esempio si rintracciano aspetti clamorosi all’interno delle forze armate nord-americane). La sostanziale goffaggine con cui sembrerebbe essere stata condotta tutta l’ operazione intesa a liberare i due ostaggi e il fatto che ancora una volta non sia stato richiesto l’ intervento del S.A.S. è una nuova testimonianza di quelle gelose rivalità fra reparti affini, tipiche di tutte le storie militari. Ma mi sembra strano che da nessuna parte sia stato sollevato un problema di competenza e che nessuno ne parli (è vero che da quando sono stati i SEAL, reparto della “Navy”, ad uccidere Bin Laden è più complicato avanzare obiezioni del genere). Mi farebbe tuttavia piacere sapere se il problema è stato sollevato da qualcuno, a cominciare dal Governo italiano, apparentemente tagliato fuori dalle operazioni.
Grazie dell’ attenzione e molti cordiali saluti.
Claudio G.Fava.

Nessun commento: