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13 agosto 2010

Mi rendo conto che continuo a mettere delle prolusioni alla pubblicazione parziale di lettere tratte dalla rubrica "La posta di DOC Holliday". Ma mi sembra necessario perchè chi legge il blog non può essere obbligato a ricordarsi che ogni tanto do vita a questa antologia. Ecco dunque che qui appariranno 7 lettere della rubrica prima citata. Fatevi coraggio.


LA POSTA DI DOC HOLLIDAY (25)


Da tempo debbo delle risposte a Mario di Nervi, colonna, è vero, di questa rubrica, ma anche mosso da mille curiosità che cerco di soddisfare come e quando posso. Fra i vari interrogativi che mi ha posto ve n’è uno a cui rispondo adesso, che riguardava il mondo del doppiaggio italiano. Mario di Nervi chiedeva nomi e indirizzi di società, di direttori di doppiaggio, eccetera. Ho fatto ricorso alla cortesia di Bruno Astori - sin dagli inizi siamo condirettori di “Voci nell’ombra”, il Festival del doppiaggio di Finale Ligure - che mi ha inviato i seguenti dati, evidentemente parziali, ma rappresentano comunque un inizio di informazione specifica:

Alcune Società di doppiaggio:
Sefit CDC 00161 Roma, via dei Villini 5Tel. 06 442831 //Cast Doppiaggio srl Via Salaria 300 00199 RomaTel 06 068841687 //BiBi NC Via A. Tonelli 25 00197 Roma //Dea 5Via F. Gonfalonieri 1 00195 Roma Tel 06 36005478 77//Video Sound
Via G.Antonelli 35 00197 Roma Tel 06 8082945 //Video Delta Spa
Largo Vittorio De Sica 1 10090 San Giusto Canadese TO Tel 0124 350032 // Merak Viale Spagna 61 20093 Cologno Monzese MI Tel 02 27300902


Adattatori
Per quel che riguarda gli adattatori – non richiesti da Mario di Nervi ma determinanti nella effettuazione di un doppiaggio -consiglio di consultare il sito dell’AIDAC (Associazione Italiana Adattatori Dialoghisti) http://www.aidac.it/, assai ricco di dati.


Direttori di doppiaggio
Astori mi ha suggerito un elenco ridotto che menzioni qualcuno dei migliori direttori di doppiaggio, spesso decisivi nella resa finale di un film. Evidentemente ve ne sono anche altri,e spesso bravi, ma quel che mi preme è di fornire oggi alcune informazioni basilari su un tema molto specifico, di cui in fondo si parla poco (sul quale se interessasse ad altri lettori della rubrica, si potrebbe anche tornare).
Ecco questo primo elenco:
La vecchia guardia:
Mario Maldesi, Manlio De Angelis, Filippo Ottoni, Ornella Cappellini
Quelli che adesso lavorano molto:
Gianni Galassi, Marco Mete, Sandro Acerbo, Francesco Vairano, Ludovic Modugni, Teo Belli, Maura VespiniPer la Television :Cristina Boraschi, Roberto Chevalier

Ovviamente è un elenco di comodo, nel senso che è estremamente ristretto. Il mondo del doppiaggio è un mondo relativamente piccolo ma intenso. Si badi: molte delle persone succitate hanno più di un mestiere. Diversi direttori prima citati sono anche adattatori-dialoghisti e, ancor più, eccellenti doppiatori essi stessi.
Per fare qualche esempio. Cristina Boraschi ha doppiato non so quante volte Julia Roberts (compresa “Pretty Woman” !) senza contare Sandra Bullock, Ashley Judd, Geena Davis, Sarah Jessica Parker e molte altre attrici. Roberto Chevalier, attore sin da bambino, ha doppiato almeno diciotto volte Tom Cruise ( da “Top Gun” a “Collateral” !!) e molte volte Tom Hanks, Dennis Quaid, Andy Garcia, John Travolta, James Woods, eccetera. Ludovica Modugno ha doppiato Glenn Close, Angelica Huston, Cher, Emma Thompson , Lily Tomlin, Faye Dunaway, Anny Duperey, Angela Molina e perfino (da bambina. Sono le bambine in genere a doppiare i maschietti) Pablito Calvo in “Marcellino pane e vino” !! Come si vede, in genere, i buoni direttori conoscono il mestiere in ogni sfumatura. (vorrei aggiungere che in buona parte li abbiamo premiati a Finale Ligure e che molti sono diventati anche degli amici).

Infine vorrei ricordare che ho attinto gli ultimi dati dal preziosissimo sito http://www.antoniogenna.net/: lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati di doppiaggio abituati a consultare internet. Genna è un trapanese che fa l’università a Pisa e che riesce misteriosamente ad alimentare informazioni d’ogni genere (non solo sul doppiaggio, ma anche sulla gastronomia della sua città!).E per questa volta Mario di Nervi è, almeno parzialmente, accontentato.


“…seguo sempre le Sue risposte. Mi piacerebbe se trovasse tempo e spazio per rispondere anche a me su una questione che mi sta a cuore e mi tormenta non poco. Quando vado al cinema sento sempre meno quell’attrazione, quel fascino che il cinema aveva una volta. Non sono vecchissimo, anche se cinquant’anni al tempo d’oggi forse mettono già “out.Ma mi senra tutto senza convinzione, tutte chiacchiere o fantasticherie senza senso .Cosa dice ? Sono io che non so più reagire o è proprio il cinema che è più debole? Perché un libro mi soddisfa di più? Non parlo di televisione perchè ne vedo pochissima. Grazie per l’eventuale risposta. Ossequi”.
GIORGIO ROSASCO

Non mi dica niente. Con Piero Pruzzo – ci stiamo baldanzosamente incamminando verso l’ottantina, si figuri, un cinquantenne è per noi poco più di un adolescente – abbiamo letto la sua lettera ed abbiano avuto la stessa reazione. Come ritrovare quel tirannico amor di cinema, quella rabbia affannosa di immagini, quella felicità distesa, attonita e insieme fervorosa di momenti, di inquadrature, di sequenze da ricordare che ci spinse, per decenni, nelle sale buie e che divenne poi per entrambi un mestiere? Senza parlare del profondo mutamento inflitto al cinema che imparammo ad amare da bambini, da adolescenti, da giovanotti e che non esiste più o quasi più….Per carità, se la capiamo……

Ho praticamente esaurito lo spazio a disposizione e mi accorgo che debbo ancora rispondere al Signor VITALIANO DARELLI ed alla Signora ENRICA PERISSINOTTI (se ho letto bene il nome). Quest’ultima mi chiede fra l’altro perché nella classifica dei voti dei critici genovesi pubblicata il9 gennaio 2006 ne “La Gazzetta del lunedì” si avvertiva una profonda disparità di voti fra “Memorie di una geisha” e “Storie di violenza”. Il signor Darelli vuol sapere invece un sacco di cose, fra cui informazioni su Nelson Eddy e Jeannette Mac Donald, su Nino Martini, Eddie Cantor e “l’angelico giovinetto” di “Morte a Venezia”. Cercherò di rispondere almeno in parte, nella prossima puntata.Il signor Darelli lamenta di non riuscire a trovare la rivista spesso esaurita al cinema. Vada alla sede dell’AGIS, in via Santa Zita 1/1, sc.sinistra. Ci sono due signore gentilissime, Barbara e Laura che lo riforniranno di quanto le serve.



(Film D.O.C., anno 14, n. 67, Mar.-Apr. 2006)

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